Neanche il ricovero della vittima nel reparto di Neurochirurgia del San Carlo, per un grave incidente, ha fatto desistere i truffatori. Il sedicente consulente ha continuato a telefonare, sostenendo anche di essersi "recato in chiesa a pregare", con il solo obiettivo di continuare a prosciugare i suoi risparmi. "Diceva con toni drammatici di preoccuparsi per me e per il patrimonio versato – racconta la vittima – mi prospettava il rischio che perdessi quanto capitalizzato rispetto a quel periodo magico". Una truffa commessa approfittando della fragilità e della solitudine di una vedova, la scrittrice milanese Gabriella Mariangela Ramsperger, 82 anni, che attraverso lo studio legale International Lawyers Associates e l’avvocato Valentina Miceli ha presentato una denuncia alla Procura di Milano, chiedendo l’apertura di un’indagine e il sequestro delle somme versate in diverse tranche - oltre 880mila euro - a truffatori che l’hanno convinta a investire in bitcoin su una piattaforma di trading online. Facendole installare il software AnyDesk, erano anche riusciti a prendere il controllo del suo computer, dirottando somme di denaro di importi tali da non far scattare l’alert della banca, fino a prosciugare il conto.
"Le truffe legate alle criptovalute sono un fenomeno in crescita, che richiede un intervento legislativo urgente", spiega l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere Penali del Diritto Europeo e Internazionale. "È indispensabile prevedere nuovi reati specifici – prosegue – competenze territoriali chiare e strumenti di cooperazione europea rapida". La truffa è scattata con una telefonata, il 10 novembre 2023, da parte di una persona che si è presentata come "Chiara", con l’invito a investire su una piattaforma di trading online che, si legge nella denuncia, "descriveva immediatamente come efficace e gestita da professionisti". L’ha convinta ad aprire una carta e a versare 140 euro su un conto in Lituania, per poter iniziare gli investimenti. E a quel punto è entrato in gioco il "consulente finanziario di Londra", che si è presentato come "Sergio Z.", quasi certamente un’identità fittizia. Al telefono, chiamando sempre con numeri diversi, vantava studi ed esperienze in campo finanziario. Era "amichevole, disponibile e confidenziale", e ha conquistato così la fiducia della vittima. Le ha fatto installare l’applicazione, l’ha fatta entrare nella piattaforma di trading e a quel punto sono iniziati i versamenti, portando come riscontro report che simulavano guadagni in realtà inesistenti. Per rendere più credibile la recita, l’anziana ha ricevuto anche un bonifico di 507 euro, presentato come il "primo gain". Quando i risparmi si sono assottigliati, hanno anche cercato di convincerla a vendere immobili di proprietà. Infine la donna si è confidata con un amico, è venuto alla luce il raggiro e i consulenti finanziari si sono volatilizzati. Quelle telefonate che "facevano compagnia", da un giorno all’altro hanno smesso di arrivare.