La pioggia dell’Epifania non ha fermato i centauri e non ha spento l’entusiasmo per la tradizionale "Befana Benefica Motociclistica", giunta alla 57esima edizione. Nata negli anni Sessanta, grazie all’impegno del "Moto Club Ticinese" come iniziativa per portare doni ai figli dei vigili urbani, è ora diventata un’occasione di solidarietà a favore dei fragili. Come di consueto, il corteo di moto, con il grande pupazzo della Befana in testa davanti a 5mila centauri, è partito da Milano, ha fatto tappa al Piccolo Cottolengo Don Orione per la prima consegna dei doni, per poi terminare il giro all’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, con la tradizionale festa di arrivo. Qui, il presidente di Sacra Famiglia, monsignor Bruno Marinoni, e il presidente del "Moto Club Ticinese", Antonio Tartaglia, hanno sottolineato l’importanza dell’evento, della collaborazione e dell’unione a sostegno delle fragilità.
La novità di quest’anno, evidenziata da monsignor Marinoni, è stata la presenza delle "Fra’ Bike" che hanno debuttato sfilando durante la parata, svolta in sicurezza grazie alla presenza di polizia locale e stradale, carabinieri e tanti volontari della Protezione civile di tutto il territorio che si sono messi a disposizione per la manifestazione. Le "Fra’ Bike" sono venti biciclette a pedalata assistita progettate per le esigenze di persone con fragilità, "non semplici mezzi di trasporto, ma strumenti di cambiamento, pensati per migliorare la qualità della vita degli ospiti nelle sedi della Lombardia, Piemonte e Liguria - spiegano da Fondazione Sacra Famiglia -. Grazie al Moto Club Ticinese "Raul Mondini" per l’immancabile presenza che quest’anno ha acquisito un valore aggiunto: è stata celebrata la solidarietà e il cambiamento con le nuove bici, simbolo di un impegno comune per una società più inclusiva".
Francesca Grillo