La commissione Attività produttive della Regione Lombardia, presieduta da Marcello Ventura (FdI), ha ospitato un ampio confronto sulla crisi produttiva dello stabilimento Beko (ex Whirpool) di Cassinetta di Biandronno. Presenti i rappresentanti delle Rsu, dei sindacati territoriali, il sindaco di Biandronno Massimo Porotti, il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini e il dirigente della struttura Attuazione politiche attive del lavoro, presidio crisi e ammortizzatori di Regione Lombardia Alessandro Fiori. Per conto dell’azienda è intervenuto il direttore relazioni esterne Beko Europe Maurizio David Sberna. I rappresentanti sindacali hanno espresso la loro forte preoccupazione per il piano industriale presentato da Beko che prevede per il sito di Cassinetta ben 541 esuberi oltre il 40% della forza lavoro attuale. Due linee sulle cinque oggi attive verrebbero chiuse mentre gli investimenti annunciati in ricerca e sviluppo sarebbero insufficienti per un reale rilancio della produzione.
Nei loro interventi il sindaco di Biandronno e il presidente della Provincia di Varese Magrini hanno posto l’accento sulle drammatiche ricadute occupazionali e sociali sul teritorio. Il rappresentante dell’azienda ha precisato che "il ridimensionamento è dovuto alla crisi della domanda (in soli 9 anni il numero di pezzi venduti è passato da poco meno di 30 milioni a 15,5 milioni all’anno) e alla forte concorrenza cinese e coreana sul segmento low price".