REDAZIONE MILANO

Segrate, la villa confiscata alla mafia diventa casa per le famiglie in difficoltà

Si punta ai fondi del Pnrr per realizzare il progetto e garantire una nuova vita all’immobile di via Gramsci 13

La villa confiscata alla mafia diventerà una casa per le famiglie in difficoltà. Si punta ai fondi del Pnrr per realizzare il progetto e garantire una nuova vita all’immobile di via Gramsci 13, sequestrato alla criminalità organizzata nel 2015 e ceduto quindi al Comune. "I due anni di Covid e la crisi economica innescata dalla guerra russa stanno producendo ulteriori danni anche nella nostra città e nuove povertà - spiega il sindaco Paolo Micheli -. Ci sono famiglie con figli che chiedono sostegno e cercano un alloggio dove potersi trasferire in attesa di trovare soluzioni adeguate. La villetta di via Gramsci 13 è sembrata perfetta come luogo di accoglienza temporanea". "Nei giorni scorsi -prosegue - insieme alla giunta comunale, abbiamo messo nero su bianco con una delibera questa nuova proposta di housing sociale che contiamo di poter realizzare utilizzando 710mila euro messi a disposizione dal Pnrr. Il progetto prevede il recupero della villetta che diventerà una casa per l’accoglienza temporanea di nuclei familiari (fino a quattro) in situazioni di grave emergenza abitativa. La novità sarà la capacità di poter ospitare anche nuclei numerosi, con tre e più figli". Il finanziamento europeo coprirà i costi della ristrutturazione e i primi tre anni di attività interna, che dovrà essere affidata a un gestore. L’intervento prevede anche percorsi di accompagnamento all’uscita dall’emergenza grazie alla collaborazione con soggetti del terzo settore. "Un impegno che accrescerà l’inclusività della nostra città" - conclude Micheli -. Anche due appartamenti di Redecesio, a loro volta confiscati alla mafia, saranno destinati all’emergenza-casa. A.Z.