Nelle sale di Villa Venino si è aperta la mostra internazionale “La vita dell’arte V“. Durerà fino a sabato 20 aprile l’esposizione di 24 artisti, italiani, greci, russi e cinesi, curata da Emanuele Gregolin e Pengpeng Wang (nella foto con l’assessore alla cultura Roberto Valsecchi). "È per noi un viaggio prezioso. Una mostra che vuole presentare attraverso opere di ieri e di oggi, i segni dell’arte attraverso un dialogo polifonico. La “Vita dell’arte“ ha sempre voluto presentare ai visitatori opere capaci di riflettere sul tema della figura, dell’interno e dello spazio", spiegano Gregolin e Wang. "Quest’anno il viaggio all’interno delle forme dell’arte ha privilegiato molto il tema della figura declinato in modi molto diversi in rapporto al tempo: dal XIX secolo fino ai nostri giorni sono raccolte qui testimonianze significative che raccontano storie intense". L’opera più antica presente all’interno è stata realizzata alla fine dell’800 da Carlo Stragliati. Poi Stefano Cipollari, Raffaele Capuana, Duilio Bartolini, Anna Santinello, Mirko Gualerzi. Nella mostra sono anche presentate opere video legate alle nuove tecnologie di Zhang Wenzheng, Lu Weixin, Chen Jing, Alexandr Sokolov e Kaisar Salykov.
Il novatese Emanuele Gregolin è nato nel 1972. Insieme a Pengpeng Wang ha fondato la A60 International art con sede a Novate, Firenze e in Cina con la quale vengono curate e realizzate mostre e corsi d’arte. Ha compiuto studi d’arte, architettura e musica. Ha realizzato esposizioni personali e collettive a partire dal 1997. La mostra inaugurata ieri durerà fino al 20 ed è aperta da lunedì a venerdì 15-18.30, sabato 10-12 e 15-18.30. Da.Fa.