RICCARDO
Cronaca

La vivacità dell’Italia e il ruolo dell’Ue

Riccardi La lettura dei giornali induce al pessimismo più cupo, non ragionato. A prescindere. L’Italia negli ultimi anni, pur con...

Riccardi La lettura dei giornali induce al pessimismo più cupo, non ragionato. A prescindere. L’Italia negli ultimi anni, pur con...

Riccardi La lettura dei giornali induce al pessimismo più cupo, non ragionato. A prescindere. L’Italia negli ultimi anni, pur con...

Riccardi

La lettura dei giornali induce al pessimismo più cupo, non ragionato. A prescindere. L’Italia negli ultimi anni, pur con un debito monstre, sta dimostrando, rispetto ai suoi partners europei, una vivacità per questi inaspettata. Quasi che l’Italia dovesse essere condannata a terra di vassallaggio. Non è così e, ci scusiamo per la ripetizione, la situazione migliorerà una volta ridotto lo stock del debito. Compatibile. Interessi regolarmente onorati a scadenza. Le notizie, lette o ascoltate, sono tutte dentro un minestrone variegato che genera confusione. L’Italia è dalla fine della guerra giudicata con scherno e derisione, inaffidabile. Oggetto da cogliere non soggetto per acquisire. La compattezza politica dei governi democristiani del passato aveva, nel vorticoso giro dei cambiamenti governativi, una stabilità imposta dalla guerra fredda e dal pericolo comunista orientale. A seguito della caduta del Muro la storia sembrava finita. Tutt’altro. Terminato di piovere si poteva chiudere l’ombrello. Invece si generava più forte una sottomissione esterofila. Poca fiducia nello Stato con ubriacature ottenebranti. L’Europa, si è parte a parole. Nei fatti, i cittadini si considerano italiani, francesi, tedeschi ecc., piuttosto che prima europei. Per quanto ci riguarda a differenza dei nostri partners continentali ci flagelliamo da soli. Qualsiasi cosa si decida significa spaccare il Paese. Il martellamento comunicativo di una élite a senso unico genera agnosticismo tra la gente e soprattutto tra i giovani. Alla luce di quanto sta avvenendo nel mondo, la sopravvivenza passa per una Europa unita. Senza dimenticare che “giusto o sbagliato questo è il mio Paese”. Se lo si dimentica si frantumano i tentativi di una unione democratica tra i popoli. Soprattutto se rissosi al loro interno.