DAVIDE FALCO
Cronaca

Lacrime, magliette e palloncini: "Omy, adesso vola più in alto"

Bollate, in corteo parenti e amici vestiti di bianco per il funerale. "Vogliamo giustizia"

Bollate, in corteo parenti e amici vestiti di bianco per il funerale. "Vogliamo giustizia"

Bollate, in corteo parenti e amici vestiti di bianco per il funerale. "Vogliamo giustizia"

Niente di nero. Hanno scelto il bianco per salutare Omar. Il suo volto sorridente su una t-shirt, indossata da parenti e amici. Stampata sulla maglietta anche una colomba e la scritta "Omy Blanco vive". Anche i fiori erano bianchi: rose e margherite, con qualche accenno di blu. La bara portata in spalla, con un piccolo corteo nel quartiere di Cascina del Sole, da casa fino alla chiesa San’Antonio Abate. "Giustizia per Omar" si legge su uno striscione, appeso fuori dalla parrocchia. Ieri mattina si è celebrato il funerale di Omar Bassi, il 23enne morto in ospedale a Reggio Calabria a due settimane di distanza da un pestaggio che sarebbe avvenuto in una discoteca di Origgio, in provincia di Varese, come raccontato dalla famiglia. In prima fila i genitori, il fratello Thomas e la sorella Desirér, i cugini e gli amici di sempre. Mamma Giuseppina, alla fine della funzione, non si è sentita bene: è arrivata anche l’ambulanza.

Solo pochi minuti prima, sul sagrato, si erano tutti radunati attorno alla bara ed erano stati liberati nel cielo palloncini celesti, bianchi e a forma di cuore, tra gli applausi e il nome di Omar intonato più volte dai presenti. "Una sciagura misteriosa per il nostro giudizio". Così il sacerdote ha definito la morte del 23enne. "Cosa ricorderete di Omar, cosa c’è stato di prezioso e importante nella sua storia?". In coro i suoi cari hanno risposto "la purezza". In via Battisti, attorno a quella bara bianca, si sono stretti in un lungo abbraccio, a sottolineare ancora una volta l’unione della famiglia Bassi e l’amore per Omy. "Vola più alto", il messaggio sui palloncini. Successivamente il 23enne è stato accompagnato al cimitero di Bollate per la tumulazione. Al funerale ha partecipato anche l’amministrazione, rappresentata dal vicesindaco Alberto Grassi. La famiglia continua a chiedere che sia chiarito cosa ha determinato la morte di Omar, scomparso per un’emorragia cerebrale accertata dall’ospedale di Reggio Calabria. Si attende l’esito dell’autopsia, eseguita nei giorni scorsi, per capire se ci sia correlazione con il pestaggio del 20 luglio nel locale di Origgio da parte di 5 buttafuori.