REDAZIONE MILANO

L’addio a Luca Salvadori: "Vivete la vita con passione"

In migliaia ai funerali, tra di loro i Facchinetti, Red Canzian, Jovanotti e Morandi. Caschi al cielo, fuori i maxi schermi, un corteo in moto. "I tuoi sorrisi con noi".

In migliaia ai funerali, tra di loro i Facchinetti, Red Canzian, Jovanotti e Morandi. Caschi al cielo, fuori i maxi schermi, un corteo in moto. "I tuoi sorrisi con noi".

In migliaia ai funerali, tra di loro i Facchinetti, Red Canzian, Jovanotti e Morandi. Caschi al cielo, fuori i maxi schermi, un corteo in moto. "I tuoi sorrisi con noi".

Una lieve pioggia batte su una piazza Santa Maria delle Grazie gremita di gente. In migliaia aspettano in silenzio l’inizio dei funerali di Luca Salvadori. Molti sono giovani con il casco e il giubbotto da motociclista. Ieri si sono riuniti qui per dare l’ultimo saluto al pilota, morto a 32 anni lo scorso 14 settembre durante una gara in moto, in Germania. Le sue fotografie scorrono sui maxischermi fuori dalla basilica: le gare, i podi, le vittorie, e la gioia di una vita tutta vissuta sulla moto.

Intorno alle 14.30 arriva il feretro, da via Ruffini. La folla applaude un giovane che non c’è più, ma il cui ricordo resta scolpito nei loro cuori. Ora la pioggia si fa più intensa, quasi ad accompagnare il dolore. Poi la folla segue il feretro ed entra nella basilica, passando fra le ghirlande di fiori che addobbano la facciata e disponendosi nella navata sinistra. Quella centrale, con i posti a sedere, è riservata agli amici, ai parenti e a un folto gruppo con i giubbotti blu e rossi della Trident. Presenti anche Jovanotti, Gianni Morandi, Red Canzian, Roby e Francesco Facchinetti. Ai piedi dell’altare, la bara: sopra, il casco giallo con il numero 23 che apparteneva al pilota. Moltissimi rimangono fuori, a seguire la cerimonia sul maxischermo. Chi non è a Milano, invece, la può vedere in diretta sul suo canale Youtube.

"Siamo venuti qui per salutare Luca", proclama il parroco, in paramento color viola. "Siamo qui per raccogliere il suo esempio bello di vita". Le sue parole vengono accolte con commozione. Molti hanno gli occhi lucidi, qualcuno si asciuga le lacrime, altri scuotono la testa come a dire che non è possibile. "Sono soprattutto tre le parole che ci affida: passione, intensità, tenacia", continua il parroco. Ed è proprio questo l’insegnamento lasciato dal pilota: "Vivete la vostra vita senza paura, seguite le vostre passioni. E alla fine quel che conta davvero non è quanto a lungo viviamo, ma quanto intensamente viviamo".

Un applauso accoglie la fine dell’omelia. Poi la cerimonia prosegue fino al saluto dell’amico Edoardo, che ricorda la vacanza passata assieme, un mese fa, nella stessa stanza: il disordine di Luca, i continui ritardi per la cena, le risate e le conversazioni infinite. "Non riesco a fare pace con l’idea che non ci rivedremo più". E dopo Edoardo, l’ultimo discorso è affidato a Guido Meda, commentatore della MotoGp, che ricorda il suo sorriso con le fossette, gli occhi pieni di vita. "Lo avete conosciuto benissimo – dice rivolto alla folla –. Perché Luca non aveva filtri, non c’era differenza fra quello che era nei suoi video e quello che era nelle sue relazioni".

Al termine della cerimonia, un lungo applauso accompagna il feretro portato all’esterno della basilica. Fuori ha smesso di piovere. Sui maxischermi parte un video di Luca, accompagnato dalle note di “Sally” di Vasco Rossi e da quelle di “Terra degli uomini” di Jovanotti. La folla solleva in aria i caschi, urlando ripetutamente il suo nome. Poi il carro funebre riparte: dietro, una lenta processione si dirige verso via Venti Settembre. Qui i tanti motociclisti riprendono i loro veicoli e se ne vanno strombazzando per un saluto a Luca, diretto verso il suo ultimo viaggio.Thomas Fox