MARIANNA VAZZANA
Cronaca

L’addio ad Antonio Sancassani, il papà del Cinema Mexico. Il suo “Rocky Horror“ per 40 anni. I messaggi dei fan: "Siamo orfani"

Ogni settimana la proiezione del film musicale con pubblico di appassionati. Nel 2011 l’Ambrogino d’Oro. Premiato anche per l’attenzione ai lavori scartati da altri. Il suo desiderio: "La mia sala sia l’ultima a chiudere"

Antonio Sancassani

Antonio Sancassani

Milano – Si è spento a 82 anni Antonio Sancassani, storico proprietario del cinema Mexico di via Savona, che rilevò nel 1980. Amato dai milanesi, aveva ricevuto l’Ambrogino d’Oro nel 2011 ed era conosciuto anche all’estero soprattutto per aver tenuto in cartellone oltre quarant’anni il “Rocky Horror Picture Show“: non una proiezione come tante ma una festa ogni volta, sospesa durante la pandemia e poi tornata, con il pubblico protagonista, vestito a tema e pronto a scatenarsi cantando le canzoni e ballando le coreografie del musical. Ha saputo tenere in vita una monosala indipendente, con la sua identità e il suo spazio, resistendo ai cambiamenti e all’avvento delle multisale.

Non solo Rocky Horror. "Mio padre, contadino, mi portava al cinema quando ero bambino: quel mondo è diventato la mia vita" raccontava Sancassani al Giorno 10 anni fa, dopo essere stato incoronato al Lido di Venezia dall’Associazione nazionale autori cinematografici con il Premio Lizzani in occasione della 72° Mostra internazionale. Premiato come "esercente più coraggioso", che è stato in grado "di trasformare la sala Mexico di Milano da luogo di periferia in centro assoluto dell’esercizio cinematografico italiano di qualità" e per "la costante attenzione al cinema indipendente italiano che ha avuto la sua massima espressione nel sostegno al film “Il vento fa il suo giro“, di Giorgio Diritti, ignorato dalla distribuzione ufficiale". Ma non da Sancassani, che decise di proiettarlo nel 2007.

"Non lo voleva nessuno – spiegò –. Noi siamo andati avanti per due anni, il successo è stato senza precedenti: a vederlo son venuti anche l’allora sindaco Letizia Moratti e Giorgio Armani". Originario di Bellagio, era ammalato da tempo. Ma il cinema alleviava le sue sofferenze: "Il Mexico – diceva – è la mia medicina". Ora sono tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Tra i ricordi, quello del regista Federico Rizzo, che su Facebook pubblica una "foto di gioia assoluta – scrive – dopo l’anteprima nel suo meraviglioso regno di “Fuga dal call center“. Nessuno di noi immaginava che l’avrebbe tenuto per quattro mesi, o “Fiori di Baggio“ per due mesi. Non ci sono parole, semplicemente un grande uomo di cinema contro le lobby del cinemino omologato. Grazie Antonio, siamo davvero orfani".

"È morto Antonio Sancassani, favoloso combattente del cinema Mexico di Milano" scrive Angela, utente di X. "Per un momento nel mondo tutti i proiettori hanno smesso di funzionare". Il cinema ieri è rimasto chiuso per lutto, reso noto anche esponendo un cartellone sulle locandine dei film e attraverso un messaggio della segreteria telefonica. "Ho un desiderio – diceva Sancassani 10 anni fa–: il mio monoschermo dovrà essere l’ultimo a chiudere". Intanto resta. Una sala coraggiosa come chi l’ha fondata.