Sulla bara la maglia numero 10. La sua. Quella con la quale giocava come attaccante del Rozzano Calcio. E poi la sciarpa dell’Inter, la sua squadra del cuore. E ancora, corone di fiori bianchi, una nuvola di palloncini colorati lanciati nel cielo, lunghi applausi al passaggio del feretro e l’appello di papà Daniele ai compagni e amici del figlio: "Ragazzi, pensate positivo". Così Rozzano ha dato l’addio al suo “leoncino“ Oscar Zocchi, il piccolo di 8 anni morto martedì scorso, in seguito a una grave e improvvisa crisi respiratoria.
Oltre 500 persone hanno voluto esserci, nel pomeriggio di ieri, nella chiesa di Sant’Angelo, a due passi dal Comune, per l’ultimo saluto al bambino, la cui scomparsa prematura e inaspettata ha gettato nello sconforto l’intera comunità. Lacrime e commozione hanno accompagnato la funzione religiosa, alla quale hanno partecipato anche tanti giovani e giovanissimi, a partire dagli atleti del Rozzano Calcio. Così la città ha voluto far sentire il proprio affetto ai famigliari di Oscar, mamma Virginia, papà Daniele e i fratelli Gloria e Riccardo.
"Con la tua vivacità contagiosa, eri un uragano di felicità. Non riuscivi a stare fermo un attimo, e questo ti rendeva speciale. Grazie a te, tutto era più vivo e colorato. Compreremo un regalo a ogni tuo compleanno". Così i compagni di classe della terza B dell’elementare di via Cervi, a Rozzano Vecchio, hanno ricordato l’amico volato in cielo. "Hai trasmesso la tua grinta anche a noi maestri", ha detto uno degli insegnanti di Oscar, mentre papà Daniele ha esortato i giovani a "dare valore anche alle cose che sembrano scontate. Grazie, Oscar, per essere stato con noi in questi 8 anni". Nelle parole pronunciate da don Luigi Scarlino, durante l’omelia, l’esortazione a "tramutare le lacrime in sorrisi e la disperazione in speranza. È la vita la partita più bella da giocare".
Presente alla cerimonia anche don Marco, cappellano del Buzzi, l’ospedale milanese dove il cuore di Oscar ha smesso di battere, nonostante gli sforzi dei medici per cercare di salvargli la vita. L’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha annunciato che scriverà una lettera alla famiglia del bambino. Intanto, sono centinaia i messaggi di cordoglio, le poesie, i pensieri e le preghiere che negli ultimi giorni sono stati rivolti al piccolo anche attraverso i social. In concomitanza con le esequie, il Comune di Rozzano ha proclamato il lutto cittadino, con le bandiere a mezz’asta e le saracinesche abbassate.