
di Anna Giorgi
Gli investigatori della procura di Milano vogliono vederci chiaro sugli affari societari della "Global Farma" di cui è amministratore Enrico Asiaghi, 59 anni, monzese, architetto attualmente candidato per la lista Fratelli d’Italia al municipio 2 di Milano.
La Global Farma è stata aperta dalle ceneri e in continuità temporale con la "Ifai Srl", Industria Farmaceutica Italiana, stesso core business, dichiarata fallita dalla procura. Asiaghi, prima collaboratore alla Ifai e in un secondo momento amministratore della Global Farma, è il socio di Antonio Di Fazio, imprenditore della sanità arrestato per aver narcotizzato e violentato una studentessa 21enne durante un colloquio di lavoro per uno stage nella sua azienda.
La gip Chiara Valori ha respinto la proposta, ritenendola "assolutamente incongrua", dell’imprenditore Asiaghi di acquistare, per circa 5mila euro, il 90 per cento delle quote della Global Farma, detenute ancora dal socio Antonio Di Fazio, arrestato a maggio. Asiaghi detiene il 10 per cento delle quote, ed è l’amministratore della società che ha un capitale sociale versato di 500mila euro. Il pm Pasquale Addesso, che segue il filone finanziario dell’inchiesta, ha dato parere contrario alla cessione delle quote ritenendo il compenso offerto da Asiaghi "troppo basso, inadeguato e non in linea con quanto risulta dichiarato nel bilancio di gennaio 2021 in cui la Global dichiara ricavi per 6 milioni di euro".
La Srl, iscritta nel 2020, aveva denunciato oltre ai ricavi milionari un utile di circa 100mila euro. A luglio di quest’anno avrebbe dichiarato ricavi per 16mila euro, anche per via della revoca delle commesse da parte di alcuni soggetti pubblici di cui Global Farma era fornitrice. La revoca degli affari sarebbe dovuta, secondo Asiaghi, alla notizia dell’arresto del suo socio.
Il quadro da chiarire, nella vicenda finanziaria della Global, è il rapporto tra ricavi e utili, su quale cifra sia stata pagata un’Iva di 3mila euro, il rapporto di continuità con la precedente società e il valore reale della Global, che per gli esigui ricavi di fatto pare una società inattiva, ma che non pare valere 5mila euro. Intanto il 21 ottobre per Di Fazio si aprirà il processo in abbreviato condizionato allo svolgimento di una perizia psichiatrica proprio per la violenza sessuale della studentessa della Bocconi.
Ma il socio di Asiaghi, il manager dagli affari molto opachi Di Fazio, risulta indagato anche per bancarotta fraudolenta per il crac Ifai, società dichiarata fallita per debiti "erariali e previdenziali" da oltre mezzo milione di euro. Intanto è scesa in campo anche la Dda che sta cercando di fare luce sui rapporti dell’imprenditore accusato di bancarotta con il clan della ‘ndrangheta Valle-Lampada, con cui aveva intessuto legami.
Ma non solo, in una vecchia vicenda giudiziaria, Di Fazio risultava coinvolto in un vicenda di estorsione, di cui l’imprenditore sarebbe stato vittima.
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