MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Alioscia dei Casino Royale al lavoro per ridare vita alla vecchia edicola di Lambrate: “Sarà un avamposto culturale”

Milano, la scommessa di quattro creativi sul chiosco di via Conte Rosso: “Apertura imminente grazie al contributo di cittadini e associazioni del quartiere”

Alioscia Bisceglia, leader dei Casino Royale, al lavoro nel chiosco di via Conte Rosso

Milano – “Abbiamo voluto la bicicletta e adesso ci sarà da pedalare. Ma non chiedeteci quando apriremo: il nostro desiderio è farlo il prima possibile, rendendo la vecchia edicola di via Conte Rosso un avamposto culturale che si chiamerà Aedicola Lambrate". Un percorso controcorrente, in un mondo in cui le edicole sono sempre meno o si trasformano in altro, somigliando più a minimarket che a rivendite di giornali e riviste.

Alioscia dei Casino Royale al lavoro per ridare vita alla vecchia edicola di Lambrate: “Sarà un avamposto culturale”

La scommessa è questa: far rivivere il chiosco chiuso da quasi un anno senza snaturarlo ma arricchendolo con il contributo di tutto il quartiere, chiamando a raccolta associazioni culturali, scuole e chiunque vorrà collaborare, seguendo una strada da tracciare insieme. "L’idea è stata di mia moglie Martina Pomponio (responsabile digital di un’azienda di moda, ndr), che vedendo lo scorso novembre le serrande abbassate della storica edicola ha pensato: Non lasciamola morire”, spiega Alioscia Bisceglia, leader della band musicale Casino Royale e titolare di Elita Bar in zona Navigli, residente a Lambrate.

L'edicola di via Conte Rosso a Lambrate
L'edicola di via Conte Rosso a Lambrate

Così i due hanno rilevato la licenza insieme a Michele Lupi, altro lambratese, che realizza progetti culturali per una rivista di moda, e a Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo di più attività. “La sfida sarà far rivivere questo luogo, continuando a vendere giornali e riviste ma senza limitarci a questo. Abbiamo già ricevuto moltissime proposte di partnership, stiamo valutando il percorso da prendere – continua Alioscia – L’aspetto più bello, però, è che tanti abitanti e realtà della zona si sono avvicinati a noi offrendosi di dare una mano. Quindi l’idea è mettere a punto un sistema in cui ciascuno possa fare la sua parte, magari anche proprio stando fisicamente in edicola per alcune ore al mese" affiancando i promotori che continueranno a svolgere comunque le loro professioni. Altra idea è realizzare una portineria di prossimità, organizzare rassegne stampa e collaborare con case editrici per promuovere incontri con autori.

La prima presentazione al quartiere è stata lo scorso luglio: durante un evento, è stata annunciata la futura riapertura e il chiosco è diventato un’installazione con locandine e disegni che oltre a far riflettere sulla situazione delle edicole in Italia richiamavano anche l’anniversario dell’annessione dell’ex comune di Lambrate a Milano avvenuta nel 1923: da un secolo, insomma, questo spicchio di territorio è un quartiere parte della metropoli ma ha mantenuto il suo spirito da antico borgo. "Durante l’evento – sottolinea Alioscia – abbiamo evidenziato che solo nel 2022 in Italia hanno chiuso 922 edicole, Milano in testa con 61. Noi vogliamo restituire a questo luogo il suo valore sociale".

E il quartiere sta già collaborando: lo scorso weekend, durante la tinteggiatura del chiosco, tanti si sono avvicinati incuriositi e si sono fermati ad aiutare. Oppure hanno offerto da mangiare e da bere. "Questa strada – conclude Michele Lupi – incarna lo spirito del vero quartiere popolare milanese e noi vogliamo contribuire a tenerlo vivo, mantenendolo un punto di riferimento per la comunità. Il come, si vedrà insieme strada facendo. Ma è anche questo il bello".