"Ci siamo svegliati spaventati: la bomba d'acqua era terribile, a un certo punto è andata via la corrente. Ho vestito i bambini e siamo scesi dal quarto piano, attorno alle 9. Non si poteva nemmeno attraversare la strada perché era diventata un fiume". Lo racconta Rosy, di 45 anni, abitante nelle case popolari di via Rilke, che questa mattina si è trovata in balìa del Lambro.
"Volevo portare i miei bimbi di 3 e 5 anni a casa di mia suocera perché fossero al sicuro e all'asciutto – continua –. Ma non sapevo come fare. Impossibile anche prendere la macchina, che è ancora nel box sommersa di acqua. Sarà da buttare temo".
Poi si è imbattuta nei suoi "angeli", così li chiama: "Operatori della Protezione civile, vigili del fuoco e polizia locale. Due di loro hanno preso in braccio i miei bimbi e altri hanno aiutato me, portandoci dall'altra parte della strada a bordo di un gommone. Poi con il furgoncino ci hanno accompagnati al sicuro e siamo riusciti a raggiungere casa di mia suocera".
E i bambini? "Erano spaventati ma hanno anche vissuto il momento come un'avventura. Niente asilo, oggi. Io, che lavoro nelle mense, purtroppo ho perso la giornata di lavoro. Ma per fortuna stiamo bene. Adesso aspettiamo di poter tornare a casa".