
C’è anche un filone tra il messianico e il parareligioso nel compòsito universo di riferimenti che colora i cortei milanesi dei no green pass, giunti ieri alla sedicesima via crucis del sabato pomeriggio. Un minestrone ideologico fin dalla colonna sonora, che mescola slogan da stadio ("La gente come noi non molla mai"), intramontabili dell’antifascismo ("Ora e sempre resistenza") e litanìe di più recente attualità, come il "Giù le mani dai bambini" (scandito fin dall’estate benché solo ora si inizi a parlare di vaccinare i 5-11 enni) che fu bandiera della non fortunatissima campagna salviniana per le regionali pre-pandemiche, con riferimento al “caso Bibbiano“.
La stessa mescolanza si ritrova nell’iconografia di striscioni e cartelli, che ogni volta cerca d’introdurre qualche elemento di novità ma ha dei filoni sempreverdi: uno sono gli irriducibili accostamenti tra green pass e fascismo nazismo, l’altro appunto gli ammiccamenti al cristianesimo, in barba alla posizione molto netta sui vaccini del Papa. Ieri rischiavano di passare inosservati tra uno striscione d’insulti alla ministro Lamorgese e una bara rivestita tricolore, con tanto di lumini e riproduzione del Silenzio, ma basta un po’ di attenzione per notare qui un dipinto dell’Arcangelo che sconfigge Lucifero, e lì leggere sul retro di un cartello più piccolo: "San Michele difendici dal dragone infernale". Su altri cartelli c’è la Madonna, con scritto "Regina della pace prega per noi", o "Non praevalebunt", cioè "le porte degli inferi non prevarranno", dal Vangelo di Matteo. "Gesù ci ha liberati perché restassimo liberi, state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù" è un’altra citazione biblica. Un cartello con un Crocifisso recita: "Gesù è il nostro liberatore, apriamo i nostri cuori anzi ritorniamo all’unico salvatore. Gesù Cristo forza!". Presenza fissa da alcuni cortei sono un’immagine de "L’Immacolato Cuore di Maria" e un grosso crocifisso di cartone, che ieri aveva incollate scritte di stampo apocalittico, come "Green pass inizio della fine" e "Transumanesimo = satanismo".
Del resto, nella realtà parallela raccontata dai no pass, viali della circonvallazione come Abruzzi, dei Mille, Piceno il sabato pomeriggio sono impraticabili poiché "frequentati da spacciatori, viados e prostitute". E l’Istituto superiore di sanità su uno striscione diventa "Istituto superiore stragi"; fondato nel 1934, e questo è vero, ma secondo l’uomo al microfono "dalla famiglia Rockefeller". Giulia Bonezzi
Nicola Palma