Cinisello Balsamo (Milano) – L’antenna in cima al palazzo di viale Fulvio Testi 176 deve sparire. Lo ha ribadito il Comune, che ha emesso una seconda ordinanza di demolizione del traliccio, che esiste da decenni e che in questo biennio è al centro di una battaglia per un’autorizzazione in sanatoria. "Il nostro primo diniego di due anni fa era stato impugnato dalla società RF Com e il Tar aveva di fatto rimesso la palla al centro - spiega il sindaco Giacomo Ghilardi -. Il tribunale ha disposto una nuova istruttoria, che abbiamo concluso". E che ha dato ancora esito negativo, perché "l’opera oggetto di richiesta di sanatoria non soddisfa il principio della doppia conformità, in quanto non risulta essere conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione della relativa domanda". Da qui l’ordine all’operatore "di demolire le opere abusivamente realizzate e di ripristinare la situazione preesistente entro il termine perentorio di 90 giorni".
Da tempo i residenti del condominio, che si sono recentemente costituiti in comitato, chiedevano l’abbattimento dell’antenna. "Siamo soddisfatti perché anche il Comune ha riconosciuto la natura pubblica del problema e ha deciso di prendere atto della gravità della questione, agendo di conseguenza. Ora ci auguriamo che il traliccio venga smantellato entro i termini previsti per la sicurezza di tutti". Anche la politica canta vittoria. "La nuova ordinanza di demolizione arriva dopo che diverse forze politiche dell’opposizione hanno più volte partecipato e sostenuto i presidi del condominio interessato. Ora siamo tutti d’accordo nel dire che è un tema che riguarda la sicurezza pubblica e come tale dev’essere affrontato", commentano gli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra, Cittadini Protagonisti Insieme, La Città Giusta – Sinistra per Cinisello Balsamo, M5Stelle e Partito Socialista.
La battaglia potrebbe, però, non essere finita qui. È possibile, infatti, anche anche questa seconda bocciatura venga impugnata davanti al Tar Lombardia da RF Com. "Per evitare che situazioni simili si ripetano, stiamo predisponendo un regolamento per individuare le aree dove le antenne possono essere installate e tutelare altre zone più sensibili", annuncia Ghilardi. Oltre alla necessità di pianificazione territoriale, il regolamento potrebbe infatti essere l’unico modo per non spianare la strada ai ricorsi e controricorsi al Tar.