FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Addio all’ecomostro dei 730. Cento miliardi di vecchie lire gettate al vento

Il Centro servizi del ministero delle Finanze fu abbandonato nel 1994, ancor prima di essere portato a termine. Ora il Comune di Bergamo firma la convenzione per abbatterlo: al suo posto la sede di A2a e Aprica

Un'immagine degli interni del complesso dismesso

Bergamo, 27 settembre – Per farla breve. È la storia di una costruzione, ecomostro, che con il tempo è finito in totale stato di degrado, al confine tra Azzano e Bergamo. Stiamo parlando del centro servizi del ministero delle Finanze, abbandonato ancor prima di essere concluso, nel 1994 in base a un progetto nato nel 1983.

Un totale di 127mila metri cubi distribuiti su una superficie di 55mila metri quadri e 5 piani, dotati di otto ascensori. Era costato 100 miliardi di vecchie lire, ed era nato per ospitare i modelli 730 e 740 cartacei dell’intera Lombardia. Un archivio. Peccato che la tecnologia digitale fosse già in buona parte disponibile. Questa la storia di ieri. E dopo anni di abbandono, finalmente quell’area avrà una sua destinazione.

È stata approvata dalla Giunta del Comune di Bergamo la convenzione quadro che definisce il futuro del Centro servizi mai completato dal ministero delle Finanze a poca distanza dall’autostrada A4. Si trova nell’ultimo lembo di territorio del capoluogo orobico verso Sud e nell’area a Nord di proprietà A2a, dove sarà realizzata la nuova sede di Aprica, oggi in via Moroni.

L’accordo passerà presto in Commissione e in Consiglio comunale e coinvolge i comuni di Azzano San Paolo e Orio al Serio, oltre a Vitali Spa, Bergamo Infrastrutture e la stessa A2a. Prosegue così l’iter di un accordo che punta a demolire innanzitutto il vecchio edificio del centro servizi, acquistato di recente da Vitali Spa.

La convenzione, cui i principali soggetti coinvolti lavorano da quasi tre anni, potrebbe quindi portare alla demolizione dell’enorme rudere e attivare un processo di trasformazione dell’intero ambito. Qui, infatti, è destinata a insediarsi la futura sede di A2a e Aprica a Bergamo, un’operazione che punta a trasferire le sedi di via Moroni (che sarà interessata dalla trasformazione del parco Ovest 2), di via Suardi e Codussi. Ma anche a realizzare la seconda piazzola ecologica della città dopo quella di via Goltara, non più sufficiente a soddisfare le esigenze del capoluogo.

Vitali Spa è al lavoro per insediare nell’area un centro in grado di soddisfare le esigenze di consegna del cosiddetto "ultimo miglio", ovvero il processo di trasferimento di merci alla loro destinazione finale, andando a realizzare quindicimila metri quadrati di funzioni produttive, in sostituzione dei 36 mila metri quadrati esistenti.

Nella zona, inoltre, troveranno spazio parcheggi e un insediamento dedicato al terziario hi-tech. La convenzione quadro prevede anche importanti contropartite pubbliche, fortemente richieste dai sindaci dei due comuni di Azzano e Orio.