REDAZIONE MILANO

L’Archivio diventa Mi.Ma. (Milano Metropolitan Archive)

Un tesoro di 200mila faldoni conservati dal 1865, 2 milioni di pratiche per 70 chilometri di carta

Da magazzino comunale a polo archivistico, culturale e ad alta innovazione tecnologica: è il destino della Cittadella degli Archivi di via Gregorovius 15 che si trasformerà nel "Mi.MA." (Milano Metropolitan Archive), la cui realizzazione è stata affidata a MM Spa e la cui partenza dei lavori è prevista per giugno del 2022. Oggi la Cittadella racchiude quattro diverse anime.

La prima è quella archivistica: il cuore pulsante è rappresentato da Eustorgio, il robot capace di estrarre in maniera automatica i faldoni presenti in ognuna delle 11mila vasche in alluminio, ciascuna contenente circa 5 metri lineari di carta.

L’archivio custodisce circa 200mila faldoni conservati dal 1865, 2 milioni di pratiche per un totale di 70 chilometri lineari di carta in due edifici. E ci sono dei tesori, come il contratto di acquisto della Pietà Rondanini di Michelangelo, l’annuncio dei funerali di Verdi e i disegni realizzati da grandi architetti milanesi.

La seconda anima è legata all’arte e alla cultura come motori di un importante progetto di riqualificazione urbana del quartiere Niguarda. Tra gli interventi più significativi, la collaborazione con quaranta tra street artist internazionali, pittori, scultori e artisti che hanno decorato le mura esterne dell’archivio. Il progetto, frenato dal Covid, è tuttora in corso. La terza vocazione della Cittadella è legata alla formazione. Prosegue la partnership pluriennale con il Liceo Artistico di Brera per l’alternanza scuola lavoro.

Il 7 marzo, poi, partirà la seconda edizione del Master Universitario in Digital Humanities, organizzato dall’Università Statale di Milano, in partnership con l’Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici e la Cittadella degli Archivi. Il sito ospita pure mostre e iniziative culturali. L’ultima, in corso, è dedicata a Philippe Daverio, critico d’arte e già assessore del Comune di Milano, recentemente scomparso (ora è visitabile solo on line su www.philippedaverioamilano.it). "Questa realtà – dichiara l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco – è frutto di cinque anni di lavoro. Il futuro è la nascita del Mi.MA., imponente archivio pronto a ospitare il patrimonio documentale dell’intera area metropolitana". La potenziale capacità di archiviazione del Mi.MA. potrebbe superare i 150 chilometri lineari.

M.V.