SIMONA BALLATORE
Cronaca

L’arte della fisica applicata nel “laboratorio Brera“

Nasce un nuovo spazio nel liceo, con strumentazioni di ultima generazione. La svolta controcorrente del prof Tigano: "Io, matematico, ho scelto di insegnare"

di Simona Ballatore

Un laboratorio di Fisica applicata, nel cuore del liceo artistico Brera. Al timone docenti che continuano ad “allenarsi“ al Cern e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partecipando a corsi di aggiornamento anno dopo anno. Il corso al Brera c’era già - 30 ore pomeridiane, extrascolastiche, coordinate dal professore Marco Mancin. Da settembre nascerà anche un laboratorio fisico vero e proprio, con tutte le strumentazioni - molte delle quali sono state acquistate ad hoc - attorno al quale ruoteranno gli studenti sia per le lezioni teoriche che pratiche, per "mettere le mani" nella fisica. Sarà pronto nel quartiere generale di via Hajech e si sta predisponendo uno spazio anche nella succursale di via Papa Gregorio XIV. "L’obiettivo è andare oltre la didattica di base e avvicinare gli studenti e le studentesse alla fisica, che è molto creativa", spiega il professore Gianfranco Tigano, che alle spalle ha una laurea in Matematica applicata e Brera lo ha scelto. Aveva una carriera avviata in aziende private ma un sogno: "Diventare professore, nonostante lo stipendio più basso. Avevo capito che era quella la mia strada". E così ha iniziato il suo viaggio controcorrente, da precario a Modena fino a Brera. "È stata la mia prima scelta – sottolinea Tigano –, quando ho visto che si era aperto un posto non me lo sono lasciato sfuggire. Volevo insegnare in un liceo artistico e non allo scientifico, perché vedevo il potenziale anche nell’integrazione delle diverse discipline e nella creatività che contraddistingue l’indirizzo". Così ha preso casa a Milano. Nel frattempo ha sempre partecipato a corsi al Cern di Ginevra e all’Infn rivolti ai docenti. A ottobre si aprirà un’altra occasione di formazione, molto probabilmente nei laboratori del Gran Sasso. "La Fisica non è più la stessa con cui mi sono laureato io, le scoperte si susseguono ed è necessario tenersi aggiornati, anche per trasmetterla ai ragazzi – racconta Tigano –. Amo questo lavoro perché mi permette di studiare e imparare per tutta la vita, di confrontarmi con colleghi di tutta Italia e di restare agganciato e al passo col tempo". Quest’anno una delle liceali - Beatrice Panico - ha vinto anche il Premio Graziano Fortuna nei laboratori di Legnaro, creando un mini documentario. E ogni anno studenti del Brera partecipano a stage nei laboratori dell’Infn insieme a compagni di altri indirizzi. Si esplora anche l’universo della Fisica dei Beni culturali. "La cultura non è a scatole cinesi – sottolinea il prof –: è tutto collegato, si studia la composizione dei materiali, dei pigmenti per il restauro e la conservazione. Si capisce come funziona il mondo".