DIROBERTA RAMPINI
Cronaca

L’artigiano delle bici in pensione senza erede

L’appello di Giovanni Santagostino: "Sono disposto ad affiancare chi vorrà rilevare il mio negozio, i giovani si facciano avanti"

di Roberta Rampini

Suo nonno Giovanni era un fabbro e realizzò uno dei primi telai delle bici. Suo papà Giuseppe nel 1949 aprì il negozio di vendita, fabbricazione e riparazione di biciclette, una bottega sotto casa come si usava una volta. Lui, Giovanni Santagostino, 62 anni, "sarto" della bicicletta ha ereditato dal nonno il nome e dal papà il negozio. Ora ha deciso di andare in pensione, ma non senza aver trovato qualcuno che voglia continuare la sua attività. Il negozio "dei Santagostino" è un pezzo di storia di Settimo Milanese, situato nel cuore del paese, sponsor della squadra di cicloturisti Settimo Bike, ma senza eredi potrebbe abbassare la saracinesca per sempre. "Prima in negozio mi aiutavano mia moglie Patrizia e mia sorella Luigia, adesso loro fanno altro e io da solo non riesco – racconta – anche le mie figlie hanno scelto di prendere altre strade". Nonostante annunci e passaparola, Giovanni non ha ancora trovato nessuno interessato al suo negozio-laboratorio. Ma non si rassegna, "magari tra i giovani c’è qualcuno appassionato di biciclette che potrebbe continuare il mio lavoro, sono disponibile ad affiancarlo per qualche mese. Noi ci occupiamo soprattutto di riparazione e di fabbricare biciclette personalizzate per i clienti", racconta. I requisiti richiesti sono passione, tanta buona volontà e l’umiltà per imparare una professione. Gli stessi requisiti che aveva Giovanni quando, terminate le scuole medie decise di seguire corsi professionali per affiancare il padre nella bottega di via Della Libertà. "Il primo maestro è stato lui, è rimasto in negozio fino all’ultimo giorno della sua vita. Ho imparato da lui come fare una campanatura perfetta delle ruote, è stato lui ad insegnarmi ad usare le frese per gli sterzi, il centra ruote e tutti gli attrezzi del mestiere - spiega - oggi il mio è un mestiere poco diffuso, ma una volta in tutti i paesi c’era chi riparava e vendeva le biciclette".

Giovanni ha un "pacchetto clienti" che arrivano da tutto l’hinterland e anche da Milano. "Sono clienti dai 40 ai 70 anni che vogliono una bicicletta di qualità per muoversi in città, oppure da corsa, per turismo o solo anche solo perché appassionati. Tutto parte dal loro gusto personale e poi si fanno consigliare da me". L’unica strategia di marketing usata in questi 71 anni di attività è sempre stato il passaparola: "Qui mi conoscono tutti". Mentre smantella alcune parti del negozio, Giovanni lancia l’ultimo appello e aspetta candidati. Anche uno solo.