PIERO
Cronaca

Lasci un messaggio: il lento supplizio delle segreterie

Piero

Lotito

Ci saranno ancora, nei piccoli uffici, le segretarie? Quelle figure insostituibili che un tempo, a lungo andare, venivano chiamate factotum: postine, dattilografe, commercialiste, consulenti e a volte anche mamme o sorelle? Intendiamoci, l’interrogativo vale anche per i segretari, certo non frequenti quanto le colleghe ma a loro volta ben presenti in tanti studi commerciali, notarili o tecnici. Prima qualità richiesta, la padronanza non dell’inglese bensì della macchina per scrivere. L’aspirante segretariao incapace d’un tot numero di battute al minuto (300, mettiamo), veniva cortesemente respintao. In via Silvio Pellico 8, addossato alla Galleria, ha funzionato fino alla soglia del Duemila l’Istituto di magistero stenografico, fondato nel 1925 e tra le più gloriose istituzioni milanesi. Qui si formavano le più complete ed efficienti segretarie del panorama aziendale lombardo, le quali, dopo aver studiato dattilografia, stenografia e computisteria, battevano a macchina come mitragliette, scrivevano alla velocità della luce (90-100 parole al minuto) e sapevano far di conti che era una bellezza. Senza contare, chiamalo poco, che rispondevano al telefono con voce viva. Dalle segretarie del secolo scorso alle segreterie telefoniche di oggi. Uno strazio. Soprattutto, una clamorosa contraddizione: il mondo digitale, che ha eliminato gran parte di quelle "insostituibili" e mille altri profili professionali sulla base della propria sbalorditiva velocità di esecuzione, ci permette sì di disporre ormai ciascuno d’una segreteria, ma sottoponendoci alla più lenta ed esasperante delle operatività. Troviamo un messaggio nel telefono? Be’, meglio ignorarlo, se non vogliamo fare i masochisti con lo stucchevole stillicidio di istruzioni: "Ha chiamato il numero tre… quattro… nove…", "Per ascoltare il messaggio, digita uno... Per cancellare il messaggio, digita due…". Digitando digitando, ti ritrovi di fronte al silenzio, perché chi ha chiamato ha poi preferito non lasciare alcun messaggio, consapevole del fatto che più nessuno, ormai, ascolta le segreterie, vista la perdita di tempo oggi causata da questo sfizio. I messaggi, ringraziando il cielo, siamo tornati a scriverli.