Mancava solo lui all’appello. L’ultimo dei dieci uomini d’oro che il 18 novembre 2021 assaltarono un tir della Dhl, facendo sparire nel nulla 471 articoli di abbigliamento e accessori moda griffati Gucci e Bottega Veneta destinati a Shanghai. Valore del bottino: 3.047.224 euro. Antonio Leone, sfuggito al blitz della Squadra mobile che all’alba del 21 febbraio 2023 si concluse con l’arresto dei nove complici, è stato catturato in provincia di Bergamo dai carabinieri della stazione di Verdello dopo dieci mesi di latitanza. Il cinquantanovenne è accusato di aver messo a disposizione della banda un capannone a Vignate come base operativa per l’organizzazione del colpo milionario.
Oltre all’ordinanza del gip Christian Mariani, sulla testa del cinquantanovenne pendevano pure una misura cautelare del Tribunale di Torino e un ordine di carcerazione per una pena di 8 anni e 10 mesi. L’inchiesta degli specialisti dell’Antirapine di via Fatebenefratelli, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, scatta qualche ora dopo il blitz, quando l’autista di una società di trasporti riesce a dare l’allarme al 112 da via Lombroso: dice di essere stato fermato da diversi mezzi pesanti dopo la partenza da un magazzino di Pozzuolo Martesana e di essere stato legato e picchiato da persone armate poi scappate col prezioso carico. Gli accertamenti investigativi partono dall’analisi delle immagini delle telecamere, che hanno immortalato la carovana in movimento sulla provinciale 103 e in particolare il Ford Transit che faceva da apripista, in uso al quarantaseienne Nunzio "Nano" Saglimbene (che al telefono si definiva "il Faccia d’angelo di Milano"). Nel frattempo, arrivano le informazioni della polizia penitenziaria, che da mesi sta mappando i movimenti di Giovanni Nicola Lapalombella, 33 anni, sospettato di aver messo in piedi un giro di spaccio. È un detenuto ammesso al lavoro esterno, con un precedente pesante alle spalle: l’assalto a un tir del 24 febbraio 2016, con bottino di 8 milioni di euro.
Dall’utenza-citofono del trentatreenne, gli investigatori della Mobile risalgono agli altri presunti membri della banda: dalla mente Salvatore Angelo Volturo, sessantenne di Piazza Armerina alias "il Presidente", al basista ucraino Petro XDolins’kyi, fino ai complici Ronny Steven Tacuri Bonilla, Walter Gallina, Claudio Carieri, Massimiliano Milano ed Enzo Di Mauro. Tutti presi il 21 febbraio scorso. Tutti tranne Leone. Ora pure lui è in cella.
Nicola Palma