REDAZIONE MILANO

Aggressioni, pestaggi e risse: arrestati 9 Latin King a Milano

Operazione della Polizia conto la fazione ‘Chicago’ della gang sudamericana con ramificazioni locali in tutti il mondo. In manette un argentino, un salvadoregno, tre peruviani e quattro ecuadoriani

Milano – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, sta eseguendo questa mattina  – mercoledì 19 aprile –  un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, presunte appartenenti alla pandilla sudamericana dei Latin King fazione ‘Chicago’, e ritenute responsabili in concorso tra loro dei reati di associazione a delinquere, tentato omicidio, lesioni personali gravi e aggravate, rissa, danneggiamento, furto aggravato e getto pericoloso di cose. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dall'aggiunto Laura Pedio e dalla pm Francesca Crupi; l'ordinanza è stata emessa dal gip Christian Mariani.

Gli arrestati, anche ‘Inca Supremo’

L'ordinanza è stata eseguita nei confronti di 9 uomini di età compresa tra i 20 e i 36 anni. Tra loro anche ‘Inca supremo’, ritenuto il capo della fazione Chicago dei Latin King.  Nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere K.M.C.C., 36 anni, ecuadoriano, si legge infatti che era proprio lui “l'Inca supremo della tribù”. Grazie alle intercettazioni, infatti, è emerso che il 36enne indiceva le “riunioni periodiche della banda”, controllava che “le zone di influenza” non fossero “arbitrariamente invase dagli avversari” e sovrintendeva ai “riti che segnano la progressione di status dei singoli affiliati”. Un secondo arrestato in carcere, J.F.C., 27 anni, era invece a capo del “Capitolo” di Cologno Monzese di cui era Inca e in quanto tale infliggeva “punizioni ai membri che violavano le regole della banda”. Il gip milanese Cristian Mariani, su richiesta del pm Francesca Crupi e dell'aggiunto Laura Pedio, ha riconosciuto l'esistenza dell'associazione a delinquere per gli indagati. 

Il tentato omicidio del rivale

L'attività investigativa svolta dagli agenti della Mobile milanese ha preso il via a seguito del tentato omicidio commesso il 5 marzo 2022 in via Chiese, a Milano, di un cittadino sudamericano, in passato risultato essere il capo della pandilla rivale MS13. Le immediate indagini, svolte attraverso l'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona, l'escussione

di testimoni e l'ausilio di attività tecnica, hanno permesso ai poliziotti di identificare uno dei principali autori di tale violenta aggressione e di accertare come il bersaglio fosse stato colpito prima con un pugno, poi con delle bottiglie di vetro e infine, una volta che questi era a terra, a colpi di machete sulla mano.

Guerra tra gang

Le successive investigazioni hanno poi consentito alla polizia di Stato di accertare come il fatto di sangue fosse da inquadrare nell'ambito dei conflitti tra le pandillas, che si sono affrontate ripetutamente e si affrontano tuttora per il controllo del territorio, nonché quale indice di supremazia del gruppo di appartenenza. Nel corso delle indagini, i poliziotti milanesi hanno acquisito gravi elementi di colpevolezza, pur nella fase preliminare, che hanno permesso

di dimostrare l'effettiva costituzione a Milano di un'articolazione locale dell'associazione per delinquere di etnia sudamericana denominata appunto Latin King fazione 'Chicago', la cui attività delinquenziale si concretizza in reati contro la persona e il cui fine, tramite un uso sistematico della violenza, è la sopravvivenza dell'associazione, il rafforzamento del potere intimidatorio nei confronti della propria comunità, nonché l'affermazione di una supremazia nei confronti delle gang rivali.

La galassia Latin King

A livello internazionale, i Latin King sono divisi in tribù, emanazioni territoriali autonome ma collegate tra loro e a loro volta organizzate in capitoli. Ciascuna tribù è organizzata gerarchicamente con cinque soggetti (denominati Corone) che formano il governo del gruppo denominato Suprema e la medesima catena di comando è riprodotta nei singoli capitoli che si trovano sotto il controllo della tribù. Per far parte dei Latin King si devono superare delle prove d'ingresso, durante le quali il nuovo affiliato, volontariamente e coscientemente, soggiace a un pestaggio compiuto da altri componenti della banda. I nuovi affiliati sono quindi sottoposti a riti di giuramento con i quali si impegnano a non abbandonare la nazione (Nacion, in spagnolo), e a mantenere il riserbo sulle attività della pandilla. I Latin King, inoltre, sono caratterizzati da una regolamentazione volta al mantenimento dell'ordine interno e al raggiungimento di fini violenti e criminali, che si concretizza nell’imposizione di punizioni corporali e violenze morali nel caso di disobbedienza o violazioni, nonché nell'imposizione del versamento di somme di denaro destinate alle finanze dell'associazione.

Modello di vita delinquenziale

Proprio tali circostanze e le modalità dei fatti in questione sono il risultato di un’organizzata adesione a un modello di vita delinquenziale posta in essere con determinazione criminale e freddezza esecutiva. Dalle attività tecniche esperite dalla squadra mobile milanese, è stato possibile stabilire come la banda abbia un'organizzazione gerarchica, sia disciplinata da un rigido regolamento interno e come, mediante l'uso della violenza da parte dei suoi associati, svolga un'attività di controllo del territorio sebbene destinata a un perimetro limitato di persone. Tali bande, infatti, sono in una costante contrasto per il controllo del territorio, il cui teatro dell'attività delinquenziale, come si è rilevato dalle indagini svolte, sono zone cittadine ben definite.

Gli episodi a Milano

Proprio in tale contesto si inquadrano le due violenti risse avvenute rispettivamente il 30 aprile 2022 in via Avezzana a Milano e il 30 giugno 2022 ad Assago, durante le quali gli indagati hanno aggredito e sono stati a loro volta aggrediti con pugni, calci e con l'uso di bottiglie di vetro da soggetti appartenenti ad altre gang rivali. A conclusione dell'attività d'indagine e sulla base degli elementi probatori raccolti, è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Milano un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, di cui tre della custodia in carcere e sei degli arresti domiciliari, nei confronti degli aderenti a tale presunta associazione per delinquere - un argentino, un salvadoregno, tre peruviani e quattro ecuadoriani – che è stata eseguita fin dalle prime ore della mattinata odierna dagli agenti della squadra mobile della questura di Milano, coadiuvati dai poliziotti della squadra mobile di Firenze e del reparto prevenzione crimine Lombardia.