ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

L’Azienda sanitaria resta spaccata. Alcuni sindacati ancora in agitazione

Confermato il presidio di mercoledì. Carenza di medici e infermieri, ma anche liste d’attesa da snellire. E il consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco chiede un’audizione al Pirellone.

Il consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco: «Mancano all’appello 228 figure professionali tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari»

Il consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco: «Mancano all’appello 228 figure professionali tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari»

Carenze di personale e liste d’attesa da snellire. A detta del consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco, le problematiche denunciate dai sindacati riguardo l’Asst Melegnano Martesana meritano di essere trattate in un’audizione al Pirellone. Il pentastellato ha depositato una richiesta in questo senso, con l’invito a riunione attorno a un tavolo l’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso, i vertici dell’Asst Melegnano Martesana e i sindacati Cgil, Uil, Usb e Nursing Up. Gli stessi che hanno proclamato uno stato di agitazione tra il personale del gruppo sanitario e annunciato per il 22 gennaio un presidio di protesta davanti all’ospedale Predabissi.

"In base a dati di fine 2023, mancherebbero circa 228 figure professionali tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, con la conseguenza che vi sarebbero solamente 4 unità di personale ospedaliero ogni 1.000 abitanti, contro una media regionale di 8 unità – queste le criticità evidenziate da Di Marco in base alla disamina dei sindacati -. Nello specifico, nell’ospedale di Vizzolo mancherebbero ben 150 infermieri e gli stessi sarebbero stati sostituiti da operatori socio-sanitari per i turni notturni". "A fronte delle criticità esposte, che vedono l’Asst Melegnano e della Martesana in coda a tutte le classifiche regionali per la qualità dei servizi, i tempi di attesa e la mancanza di medici - prosegue il consigliere regionale -, ritengo necessario calendarizzare un’audizione urgente per poter avere un’illustrazione completa e poter ricevere chiarimenti".

Intanto, il clima all’interno dei presìdi dell’Asst resta teso, col fronte sindacale spaccato in due. Mentre infatti Cgil, Uil, Usb e Nursing Up, insieme alle Rsu, hanno confermano lo stato di "belligeranza", con l’annunciata manifestazione per chiedere un piano di rilancio delle attività sanitarie, altre sigle sindacali (Cisl, Fials e Nursind) hanno deciso di sospendere l’agitazione e tornare a sedersi al tavolo delle trattative con l’azienda. Nei giorni scorsi al Predabissi alcuni volantini stampati dai promotori del sit-in del 22 gennaio, affissi su una bacheca di fronte alla mensa dell’ospedale, sono stati "strappati e fatti sparire" da mani ignote. Sono stati gli stessi sindacati Cgil, Uil, Usb e Nursing Up a rendere noto il fatto, che è sfociato anche in una segnalazione ai carabinieri, con la richiesta di poter acquisire le immagini di una telecamera che, posizionata in prossimità della bacheca, potrebbe aver ripreso le sequenze dell’accaduto.