Milano – Ore 4.30 del 26 ottobre, parcheggio esterno del The Beach di via Corelli. Un ragazzo si avvicina al finestrino di una macchina e inizia a urlare: "Fai schifo, guarda come sei vestita, scendi e parliamo". La conducente dell’auto, in compagnia di un’amica, gli fa eloquenti gesti di allontanarsi. Lui sale su una Fiat 500 e si affianca all’altro veicolo: "Fai schifo, scendi". A quel punto, intervengono i buttafuori del locale, che invitano il ventiquattrenne Antonio L. ad andarsene. Così fa, ma si sposta di poche centinaia di metri. Appena vede passare l’auto della ex, dà il via a un drammatico inseguimento: cinque sorpassi, tentativi di speronamento e inversioni a U. Alla fine, la ragazza riesce in qualche modo a chiedere aiuto a due ghisa del Comando decentrato 9 che stanno rilevando un incidente in viale Fermi; poco dopo, riceve un sms dal ragazzo, che le preannuncia che la prossima volta la butterà "fuori strada".
Quella notte, Sara (nome di fantasia) trova il coraggio di denunciare agli specialisti del Nucleo tutela donne e minori della polizia locale. Non solo ciò che ha vissuto nelle ore precedenti, bensì un’impressionante serie di aggressioni verbali e fisiche che ha vissuto un’escalation da aprile in avanti, quando lei ha deciso di interrompere la relazione. Botte con uno sfollagente, accuse di tradimenti, tentativi di strangolamento e di soffocamento con uno straccio imbevuto di ammoniaca, appostamenti continui sotto casa e palesi minacce di morte, anche con una pistola in pugno: "Ti brucio viva", "Scappa perché se ti prendo ti faccio fuori", "Giuro che oggi hai finito di vivere".
A valle degli accertamenti investigativi, coordinati dal pm Marco Cirigliano, Antonio L., residente a Peschiera Borromeo, è finito in manette. "Si parte spesso da un episodio avvenuto in strada, anche in apparenza poco rilevante, ma le pattuglie hanno nel tempo maturato grande esperienza", spiega il comandante di piazza Beccaria Gianluca Mirabelli. "La violenza contro le donne è un reato odioso, ancora troppo frequente e diffuso", il commento dell’assessore alla Sicurezza Marco Granelli.