
Le contromisure dell’Amsa. Quasi 1.800 cestini in più e un’app per monitorarli
Leggenda metropolitana vuole che il numero di cestini sia diminuito ma Amsa smentisce categoricamente. Secondo la società in strada quest’anno c’è il 12% in più di contenitori rispetto allo scorso anno. "L’esigenza di aumentare il numero dei cestini nasce dopo il lungo periodo dell’emergenza Covid-19, con una comunità sempre più desiderosa di trascorrere il tempo libero all’aria aperta e nei centri di aggregazione della città, a cui si è accompagnata l’esplosione del “take away“. Di concerto con l’amministrazione comunale, è stato effettuato un programma di verifica della densità e del posizionamento dei contenitori. Grazie anche alle segnalazioni dei cittadini, la mappatura realizzata ha consentito di ottimizzare la distanza tra un cestino e l’altro e di intervenire in maniera mirata con nuovi inserimenti laddove si è manifestata la necessità", spiega la società in una nota.
Nel dettaglio, sono 1.760 i cestini per l’immondizia che sono stati aggiunti nel 2023, e hanno portato il totale a superare la quota di 14mila, cui si aggiungono altri 10mila contenitori dislocati nei parchi e nelle aree verdi cittadine. Fra un contenitore e l’altro la distanza massima non supera mai 300 metri. I nuovi cestini installati sono "a croce": l’apertura a X è ridotta rispetto agli altri contenitori standard. "L’obiettivo prioritario del nuovo modello è di evitare che finiscano nei cestini stradali rifiuti prodotti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, fenomeno che danneggia la raccolta differenziata e favorisce gli scarichi abusivi. Per valutare l’andamento degli abbandoni di rifiuti nei pressi dei nuovi cestini a croce e delle segnalazioni dei cittadini è stata condotta da parte della società una specifica attività di monitoraggio che ha evidenziato l’impatto positivo sul decoro", fa sapere Amsa. Lasciare per strada l’immondizia non è solo un gesto di inciviltà: se colti in flagrante si riceve anche una sanzione. Sono stati 700 i contenitori sostituiti perché malmessi o vandalizzati. Fra le novità sperimentali l’installazione in corso Como, che è una zona con una frequenza di riempimento molto elevata, di otto contenitori dotati di un sistema di compattazione interno – alimentato a energia solare – che può contenere fino a 5 volte il quantitativo standard di rifiuto indifferenziato.
Attraverso un’apposita applicazione, Amsa riceve in tempo reale informazioni su ognuno dei contenitori dislocati in città. Al raggiungimento del livello di capienza impostato (75%), rilevato attraverso lettura laser, viene trasmesso un alert al reparto operativo competente per procedere allo di svuotamento. La sperimentazione ha anche l’obiettivo di analizzare l’efficacia del servizio in orari e giornate in cui l’attività di vuotatura diventa difficoltosa a causa dell’affollamento, oltre che per via della presenza di pilomat. Inoltre, per evitare atti vandalici, i cassonetti sono dotati di un basamento di metallo anti-ribaltamento. Ma la battaglia per il decoro passa anche attraverso una campagna di sensibilizzazione, lanciata la scorsa primavera, che valorizza la fondamentale collaborazione con la cittadinanza per una "Milano città pulita".