Le incertezze e la stretta sul credito frenano anche il mercato degli uffici

Il mercato immobiliare "business" a Milano subisce una brusca frenata nel 2023 dopo il record del 2022, con cali significativi nelle transazioni degli uffici e negli investimenti corporate. La situazione è dovuta a un contesto macroeconomico sfavorevole e a criticità procedurali, con impatti negativi sulle scelte di investimento. La città di Milano è particolarmente colpita, mentre nella Città metropolitana si registra una relativa tenuta dei livelli di compravendita.

Le incertezze e la stretta sul credito frenano anche il mercato degli uffici

Il mercato immobiliare "business" a Milano subisce una brusca frenata nel 2023 dopo il record del 2022, con cali significativi nelle transazioni degli uffici e negli investimenti corporate. La situazione è dovuta a un contesto macroeconomico sfavorevole e a criticità procedurali, con impatti negativi sulle scelte di investimento. La città di Milano è particolarmente colpita, mentre nella Città metropolitana si registra una relativa tenuta dei livelli di compravendita.

Brusca frenata del mercato immobiliare “business“ a Milano nel 2023, dopo un 2022 da record: le transazioni degli uffici calano su base annua del -23,5% rispetto all’anno precedente, mentre gli investimenti corporate, del valore di 1,9 miliardi di euro, diminuiscono del -60%. Sono alcuni dei principali dati del Booklet Territorio 2024 di Milano, l’analisi delle dinamiche degli immobili d’impresa e delle trasformazioni urbane realizzata da Assolombarda.

"Nel corso dell’ultimo anno - spiega Assolombarda - gli investimenti degli operatori immobiliari e quelli delle imprese per nuovi spazi per le proprie attività hanno subito un rallentamento dovuto al contesto macroeconomico sfavorevole, caratterizzato da una stretta creditizia, e alle criticità procedurali di carattere urbanistico-edilizio che determinano un clima di incertezza, con impatti negativi anche sulle scelte di investimento da parte di operatori e imprese".

L’impatto negativo ha riguardato principalmente il comune di Milano, mentre nel resto della Città metropolitana si segnala una relativa tenuta dei livelli di compravendita, che presentano una minore flessione rispetto all’anno record 2022 (uffici -3,4% e capannoni -2,8%). Dopo i risultati record del 2022, nel corso del 2023 gli investimenti corporate a Milano (direzionale, logistica, hospitality, residenziale, retail) hanno mostrato un’inversione di tendenza marcata, con Milano che presenta un calo maggiore della media italiana, pur confermandosi la principale destinazione a livello nazionale, attraendo circa il 33% del totale dei flussi di capitali (rispetto al 44% del 2022).

Nel corso del 2023 è cambiata anche la composizione degli investimenti corporate a Milano: in particolare il direzionale è passato dal 75% nel 2022 al 40% del 2023, con un consuntivo pari a 750 milioni di euro. I dati mostrano anche importanti investimenti nel settore residenziale corporate, che nel 2023 ha rappresentato il 30% degli investimenti corporate a Milano.

Nell’ultimo anno si sono realizzati numerosi interventi da parte delle aziende in termini di ampliamenti, riqualificazioni o apertura di nuove sedi. In Città metropolitana, spiccano nuovi magazzini logistici, soprattutto nell’Est milanese e di data center, mentre a Milano Città sono numerosi i casi di nuove sedi direzionali, anche per il trasferimento di aziende verso aree maggiormente collegate con il trasporto pubblico locale e in immobili più efficienti sia a livello energetico che di uso degli spazi. A dimostrazione della centralità, per investitori e utilizzatori finali, di sostenibilità certificate secondo i principali protocolli internazionali.