Pillitteri
Buoni propositi per l’anno che inizia Sono diversi i lettori che mi scrivono esprimendo i loro dubbi circa l’efficacia delle procedure di sovraindebitamento previste dalla legge 3/2012. La preoccupazione principale riguarda le tempistiche. Ma a creare ansia è anche l’incertezza dell’esito finale. E l’effettivo abbattimento dei debiti in essere. Purtroppo circolano, effettivamente, diverse “leggende metropolitane”. "I tempi sono infiniti. Spesso si fa un buco nell’acqua. L’abbattimento è minimo, giusto gli interessi". Ovviamente sono tutte informazioni infondate. I tempi infatti, diversamente da quanto avviene nelle cause civili ordinarie, si calcolano in mesi e non in anni. E l’esito è prevedibile con buon grado di certezza. L’abbattimento che si ottiene può coprire fino al’80% del debito complessivo. L’importante, va sempre ricordato, è affidarsi a professionisti seri ed esperti del settore. Purtroppo, però, si tratta di dubbi che circolano e si innestano su situazioni psicologiche che portano, di loro, a procrastinare. Chi è afflitto da debiti non più sostenibili tende a “nascondere la testa sotto la sabbia” Il problema è talmente angosciante che interviene la classica rimozione. Ma, intanto, non può che peggiorare. E il rischio è quello di decidersi a intervenire solo una volta che la situazione è precipitata. A ogni inizio del nuovo anno si è soliti fare dei buoni propositi. Chi è sovraindebitato, per il 2025 cui diamo il benvenuto proprio oggi, dovrebbe farne uno ben preciso. Quello di saper guardare in faccia la situazione. E di decidersi ad affrontarla. Del resto, come diceva un tale, “non ha nulla da perdere se non le sue catene”.