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Cronaca

Regione Lombardia, Ambrosini verso la presidenza di Aria dopo il crac del Casinò di Campione

Giunta straordinaria per il nuovo Consiglio d’amministrazione: scelti anche Somaschini e Boisio. Perplessità tra alcuni esponenti della maggioranza

Marco Ambrosini

Marco Ambrosini

Milano – La Giunta regionale, convocata ieri pomeriggio in seduta straordinaria, ha nominato i nuovi componenti del Consiglio d’amministrazione di Aria Spa, una controllata cruciale non solo perché coincide con la centrale acquisti della Regione Lombardia ma anche perché deputata a progettare e sviluppare software per l’amministrazione lombarda, inclusi quelli per il sistema sanitario. Come si ricorderà, Aria è il risultato della fusione di Infrastrutture Lombarde, Lombardia Informatica ed Arca.

La prima novità è già stata anticipata tra le righe: dopo l’era dell’amministratore unico, si torna ad un Consiglio d’amministrazione composto da tre persone che dovrà scegliere il proprio presidente. La seconda è che le nomine decise ieri dall’esecutivo lombardo hanno provocato qualche perplessità al Pirellone, in particolare in alcune parti della maggioranza di centrodestra. E l’hanno provocata per un motivo che ha un nome e cognome: Marco Ambrosini. Lui è uno dei due consiglieri d’amministrazione scelti da Fratelli d’Italia: a volere Ambrosini sarebbe stato, secondo indiscrezioni, Alessio Butti, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, un esponente di peso dei meloniani, in particolare a Como e provincia. Non a caso Ambrosini è dal 2022 al Dipartimento di Palazzo Chigi per la Trasformazione digitale, alla dipendenze dello stesso Butti.

Ora ecco Aria, società nella quale non sembra destinato a restare consigliere semplice: di lui si parla, infatti, come nuovo presidente. Il punto è che il suo nome è associato alle tortuose vicende del Casinò di Campione e alle relative inchieste giudiziarie per bancarotta. Ambrosini è stato infatti amministratore delegato del Casinò dal 2017 al 2023. È stato tra quelli che hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Como ma ad oggi a suo carico non risulta alcun rinvio a giudizio, il suo casellario giudiziario è pulito, come sottolineano dalla Regione.

Dovrà però restituire allo stesso Casinò i compensi ricevuti dal 2020 al 2023, per una somma di circa 218mila euro perché, essendo andato in pensione nel 2018, non avrebbe potuto percepire nulla di più di un rimborso spese. Prima di avvicinarsi a Fratelli d’Italia, Ambrosini è stato anche uomo della Lega e forzista ed ha ricoperto incarichi nel sistema fieristico milanese e lombardo: è stato presidente di Nolostand dal 2008 al 2012, consigliere d’amministrazione di FMI tra il 2007 e il 2008, nel Comitato esecutivo di Fondazione Fiera Milano dal 2000 al 2006. Un curriculum, il suo, che solo negli ultimi anni ha incontrato il mondo dell’innovazione e della trasformazione digitale.

L’altro consigliere d’amministrazione nominato in Aria Spa e scelto da Fratelli d’Italia è Alessandro Somaschini, bergamasco, classe 1984, attuale vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, oltre che amministratore di Easytech Spa, attiva nel settore informatico, e di Sofim Gefina Spa, stavolta nel settore finanziario. Il terzo nome è quello di una donna, Ottavia Boisio, scelta dalla Lega. Fuori dalle nomine sono rimaste le altre due forze della maggioranza di centrodestra in Regione, vale a dire Forza Italia e Lombardia Ideale, la lista civica del governatore Attilio Fontana.