GIORGIO FIORENTINI*
Cronaca

Le nostre idee per volontari in prima linea

Giorgio

Fiorentini*

Milano è la capitale del non profit e del volontariato efficiente, ma ha anche il primato del Covid19 diffuso; il volontariato organizzato della città metropolitana ( ca 241.000 volontari) e le imprese sociali non profit (9.500) sviluppano servizi ad impatto: sociale, funzionale e sussidiario. È un “volontariato di lotta”. I volontari dai 19 ai 29 anni sono circa 34.000 ed hanno il “salvacondotto dell’età” rispetto al Covid19, il che significa che su questa fascia di volontari potremmo contare per fare servizi anti Covid19 “on the road” e negli ospedali. Ci sono quattro proposte che mi sento di sostenere. La prima riguarda un volontariato organizzato per il presidio nella città del distanziamento fisico sociale e dell’adozione di comportamenti virtuosi (uso della mascherina ecc). Ci sono esempi di volontariato ingaggiato come i City Angels, le Brigate della Solidarietà, le Ronde della carità e ad esse potremmo aggiungerne altre nelle 9 zone di Milano. Alternativa o in aggiunta i think tank di universitari laureandi o neolaureati di alto merito che affiancano i reparti in prima linea degli ospedali di Milano contro il Covid19. Think tank composto da un giovane medico, uno statistico sanitario ed economico e un dottorando o laureando in epidemiologiavirologia al quale chiedono studi e ricerche di confronto e pareri di fattibilità in tempo reale. Una terza proposta riguarda l’attività di volontariato da remoto per dare conforto alla solitudine degli anziani in quarantena, delle persone guarite, ma in periodo di sorveglianza e quarantena. Possono essere giovani psicologi ovviamente formati o volontari che hanno maturato esperienza decennale di conforto a pazienti e degenti. Infine si può sviluppare il volontariato di accoglienza, orientamento per i pazienti che, senza un parente che li accompagna, sono smarriti e disorientati.

*Università Bocconi