Gloria
Brolatti
Quando si cucina, spesso si attinge alla cucina del ricordo, ai piatti “di casa”, alle cose che facevano la mamma e la nonna.…
Ebbene, questa volta mi sono cimentata in una delle più collaudate ricette casalinghe e familiari di sempre: le polpette.
In ogni casa c’è un modo diverso di fare le polpette, un po’ come accade per la torta di mele. Solo che le polpette di mia nonna, giocoforza, non si erano mai dovute incrociare con lo smart working. Le sue giornate si snocciolavano tra la sfoglia, mettere su il bollito o stendere il bucato… Da noi questa pietanza si preparava soprattutto per riciclare avanzi. Mai successo di comprare carne macinata apposta per fare polpette! Il bollito, nel cui brodo erano stati cotti magari dei gustosi passatelli, andava – e va tutt’ora – benissimo. Peccato che una ricetta di mezz’ora, con lo smart working sia diventata di 3 ore e 25.
Cosa ti serve (per circa 30 polpette): 500 g di carne di manzo e gallina bollita; una porzione di spinaci bolliti; mezzo panino avanzato; 2 dita di latte; 40 g di parmigiano reggiano grattugiato; 1 spicchio di aglio; 1 o 2 uova; 60 g di pangrattato; 1 ciuffo di prezzemolo; sale e pepe; olio extravergine d’oliva q.b.
Come devi fare: bagna il panino nel latte. Versa nel mixer la carne stracciata e privata di ossicini, gli spinaci spezzettati, l’aglio pulito e a pezzetti, il parmigiano, il panino strizzato dal latte, 2 cucchiai di pangrattato, l’uovo (o due se il composto risulta troppo sodo), sale e pepe e trita bene. Versa l’impasto in una ciotola, aggiungi il prezzemolo lavato e tritato a parte, mescola bene e forma le polpette che passerai nel resto del pangrattato.
Cuoci con l’olio in una grande padella dal fondo spesso per circa 10 minuti, finché si forma una bella crosticina, girando le polpette a metà cottura. Servile caldissime, aggiungendo se necessario qualche fiocco di sale.