
Alessandro Verri capogruppo della Lega in Consiglio comunale uno dei più critici nei confronti della Giunta
La Procura ha aperto una indagine sulla vendita dello stadio Meazza a Inter e Milan, per ora è conoscitiva, senza ipotesi di reato e senza indagati. Nel fascicolo, coordinato dal pool guidato dall’aggiunta Tiziana Siciliano che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, si vuole verificare se con la vendita di stadio e aree limitrofe del quartiere San Siro ci siano o meno danni per le casse pubbliche, così come segnalato dall’esposto del Comitato "Sì Meazza". E subito si scatena la ridda di reazioni politiche su un tema caldo, che si inserisce in un clima già incandescente per il “Salva Milano“, il decreto che avrebbe dovuto far ripartire l’urbanistica milanese.
Il primo affondo sulla Giunta Sala arriva da Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale: "Questa è l’ennesima conferma della gestione opaca e fallimentare del Comune su un tema così cruciale per la città. La verità è che Sala e la sua amministrazione non sono in grado di gestire un bene pubblico con trasparenza e competenza. Chiediamo chiarezza immediata e un cambio di rotta per evitare che San Siro diventi l’ennesimo simbolo del fallimento della sinistra alla guida di Milano", conclude.
"Da tempo diciamo – commenta invece, Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi a Palazzo Marino – che il prezzo di vendita dello stadio fissato in 72 milioni è assolutamente inadeguato e abbiamo continuamente chiesto di sentire il parere di altri esperti. Oltretutto con lo sconto di 80 milioni per la demolizione lo stadio risulterebbe addirittura regalato. Dopo la sberla colossale presa col “Salva Milano“, ora anche l’onta dell’indagine della Procura su San Siro. Si fermi la Giunta e ascolti il parere delle persone intelligenti e non solo di quelle obbedienti. Siamo pronti e disponibili. Continuare così è diabolico, si fanno solo danni e si consegna la città alla destra". Anche il consigliere di maggioranza Enrico Fedrighini, del gruppo misto, ha criticato il prezzo stabilito dall’Agenzia delle entrate per la vendita di stadio e aree: "Sul progetto Meazza siamo ancora in tempo, prima che sia troppo tardi, ad imboccare la strada della trasparenza – incalza –. L’unico modo per uscirne in modo chiaro è indire subito un bando pubblico, senza alcun tipo di vincolo, aperto a tutti ed anche ai club, per presentare una proposta di riqualificazione dell’area aperta alla ristrutturazione e mantenimento del Meazza. Un bando che abbia come obiettivo primario la tutela dell’interesse pubblico", conclude.
Le dimissioni del sindaco Sala le chiede il deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo Fdi in Commissione Parlamentare Antimafia ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra, Riccardo De Corato. "È vero che, su questo tema, ancora non sono arrivati né avvisi di garanzia e nemmeno circolano nomi, ma se i pm indagano significa che qualcosa di anomalo lo hanno riscontrato. La città deve tornare presto al voto".
Anna Giorgi