FEDERICA PACELLA
Cronaca

Le scuole arcobaleno: in 24 istituti lombardi si può già studiare con il nuovo nome

Carriera alias per studenti trans, manca ancora una direttiva del Ministero, ma nella regione c’è chi ha scelto di anticipare la normativa

Un manifestazione per i diritti LGBTQ+

Milano, 23 giugno 2023 –  Delle linee guida ministeriali specifiche ancora non ci sono, ma in Lombardia ci sono già 24 istituti che hanno attivato la carriera alias per studenti trans. Poche, rispetto alla platea di istituti di ogni ordine e grado esistenti, ma comunque un passo avanti, vista l’assenza di norme nazionali che dettino regole su questi percorsi. D’altra parte, dirigenti e professori si trovano a fare i conti quotidianamente col bisogno di garantire benessere e sicurezza a tutte e tutti coloro che nelle scuole trascorrono il loro tempo per studiare.

“È importante che si pensi alle carriere alias nelle scuole e che siano realmente accessibili, perché vivere la propria identità sempre dietro una maschera crea sofferenza – racconta Cora (pronomi femminili), attivista del Pride bresciano per la comunità queer –. Io lo so bene, per cui vorrei che sin da giovani fosse data questa possibilità".

A tenere i conti delle scuole che hanno avviato la carriera alias è l’associazione GenderLens, collettivo genitori nato dalla necessità di creare in Italia uno spazio di informazione, ascolto e confronto dove la varianza di genere nell’infanzia e nell’adolescenza non sia considerata come una patologia o un problema da risolvere, ma come una delle tante espressioni della diversità umana. Un’idea che, si legge sul sito, "per quanto singolare possa apparire, è in realtà in linea con le evidenze dei principali studi scientifici e con i più recenti protocolli internazionali". Per quanto riguarda la Lombardia, sono 24 le scuole che hanno reso noto di aver inserito la carriera alias nel regolamento (l’aggiornamento è di giugno).

La maggior parte ( 13) si trova tra Milano e provincia, 3 nel Pavese, 2 nel Bresciano e nella provincia di Como, 1 a Bergamo, Mantova, Monza, Sondrio. Per ora, non risulta nessuna a Lecco, Lodi e Cremona. Si tratta per lo più di scuole superiori, ma a Monza risulta anche un istituto comprensivo. In cosa consiste, in sostanza, la carriera alias? L’obiettivo è "garantire a studenti con varianza di genere o trans, in tutte le loro diverse esperienze della scuola, la possibilità di vivere in un ambiente scolastico sereno, attento alla tutela della privacy e al diritto di ogni persona di essere riconosciuta nel proprio genere espresso, idoneo a favorire rapporti interpersonali affinché siano improntati alla correttezza e al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona". L’attivazione può essere richiesta dalla famiglia in caso di minorenni, o dall’alluna/alunno maggiorenne trans, fornendo una comunicazione firmata in cui si dichiara che la/lo studente ha un’identità diversa da quella assegnata alla nascita in base al sesso biologico. Nella pratica, si traduce nel rispetto della persona che viene nominata secondo il nome di elezione e i pronomi scelti. "Non abbiamo bisogno di atti plateali di accettazione – sottolinea Cora – ma di cortesia nel quotidiano, che si traduce nell’ascolto e nell’accoglimento di ciò che una persona chiede".