di Marianna VazzanaMILANOAnnunciate le “Zone rosse“ di Milano, nome che evoca tristi ricordi legati a Covid e lockdown ma che nella sostanza è tutt’altro: sono luoghi in cui dal 30 dicembre – quindi anche per la notte di San Silvestro – al 31 marzo sarà vietato stazionare per chi è molesto o aggressivo e ha precedenti per droga, furti o rapine e altri reati. È tutto stabilito nel provvedimento firmato dal prefetto di Milano Claudio Sgaraglia che riguarderà le aree più delicate della città. Quali? Quelle intorno alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, le zone adiacenti a Piazza Duomo e quelle della Darsena e dei Navigli a forte vocazione turistica e di movida.
Ieri mattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deliberato l’adozione del provvedimento prefettizio, contingibile ed urgente ai sensi dell’articolo 2 del Tulps, Testi unico delle leggi di pubblica sicurezza, che dispone appunto il divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi od oggetti atti ad offendere e che costituiscano un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate. Il divieto di stazionare in queste zone ai soggetti pericolosi e con precedenti consente il loro immediato allontanamento da parte delle forze di polizia.
Nel corso del Comitato è stato anche istituito per la notte di Capodanno un presidio di pronto intervento, anche sanitario, in Piazzetta Reale (davanti a Palazzo Reale), mentre il Comune emanerà un’ordinanza sindacale che limiterà, all’interno della cerchia filoviaria, la vendita e la somministrazione di bevande in bottiglie e in contenitori di vetro e lattine e di superalcolici, sia in forma fissa che ambulante.
Esaminati sempre nel corso della riunione anche i dati sui reati del 2024 (fino al 20 dicembre). "A seguito dell’aumento dei servizi ordinari di controllo e delle operazioni di Alto Impatto – comunica la Prefettura – si è registrato un decremento del numero totale dei delitti commessi, sia nell’area metropolitana che nel capoluogo milanese, rispetto allo scorso anno. Nella città di Milano, in particolare, il totale registra una riduzione, passando dai 144.864 illeciti dell’anno scorso ai 134.178 accertati nell’anno corrente. I reati di strada, le rapine in pubblica via e i furti hanno registrato una diminuzione del 10% e i furti in abitazione e “con destrezza” hanno subito rispettivamente un decremento pari al 19,57% e al 17,48%. Anche i cosiddetti delitti informatici, truffe e frodi, si riducono, passando, nella città di Milano, dai 1.581 del 2023 ai 1.176 del 2024". Tra i fenomeni, "quello della violenza di genere continua a richiedere un impegno costante ed elevato, rivolto a sostenere le vittime anche attraverso le intese con le associazioni di settore e a potenziare il quadro delle tutele attraverso le misure di prevenzione e di vigilanza dell’autorità giudiziaria, del questore e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica".