Pare sia la piazza più grande di Milano quella spianata di lastre di cemento nel cuore del Portello, racchiusa tra gli edifici di Casa Milan, LG e Vittoria Assicurazioni: inaugurata nel 2014, rappresenta il nucleo della riqualificazione del quartiere e dell’area ex industriale Alfa Romeo. Dedicata al padre del progetto, scomparso prima della sua realizzazione, piazza Gino Valle appare però come una landa asettica e desolata, usata per lo più come luogo di passaggio. "È uno spazio vuoto e un po’ inutile", commenta un ragazzo che chiede l’anonimato, seduto con gli amici sotto la struttura coperta al centro della piazza. Ma quando fa caldo l’area si riempie di vita. "La gente si è inventata molti utilizzi", racconta Leonardo Groppo, che ci passava ogni giorno lungo il tragitto casa-università. "Ci sono bambini che giocano, biciclette, la sera ragazzi che fanno ‘festini’ tranquilli. E poi gli skaters, che utilizzano come rampa quell’installazione", cioè il bassorilievo di Emilio Isgrò che rielabora un brano de Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori. Insomma, uno spazio conteso, ancora alla ricerca di una sua identità.
Thomas Fox