NERVIANO – Un premio fino a 1.500 euro per i dipendenti che aiutano l’azienda a trovare personale specializzato: sta provocando reazioni fortemente diversificate l’annuncio pubblicato sulle bacheche del gruppo Leonardo, la società controllata dallo Stato e che, con 70 siti in Italia di cui 38 produttivi, ha anche numerose sedi a cavallo tra le province di Milano e Varese.
“Caro collega aiutaci ad assumere. Se trovi il candidato giusto ti diamo un premio fino a 1.500 euro”: questo il testo dell’annuncio con il quale l’azienda si dice fin da ora pronta a ricompensare i dipendenti capaci di trasformarsi in “head hunters” e in grado di trovare personale adatto alle esigenze attuali del gruppo.
L’annuncio, come ovvio, non è rivolto a chi già si occupa di selezione del personale all’interno dell’azienda e ogni “segnalatore” avrebbe la possibilità di ricevere sino a 5 bonus nel caso fosse in grado di segnalare altrettante figure poi assunte. L’ambito della ricerca è nell’aerospazio in generale ma anche nella cyber sicurezza e nell’elettronica sostenibile. La proposta non è di così facile attuazione, già un anno fa è stata sperimentata con la divisione elicotteri, ma non risulta che siano stati incassati bonus per l’assunzione.
Se per qualcuno, anche all’interno dei sindacati territoriali, la proposta (tra le altre cose già “sperimentata” da tempo in alcuni settori specifici dell’azienda) ha un “valore aggiunto” e tutte le caratteristiche di una sorta di ritorno al passato, dove le persone da assumere venivano in alcuni casi proposte direttamente da altri lavoratori che già si trovavano all’interno delle aziende, per altri la realtà dei fatto è invece ben diversa. Una “scelta aziendale priva di una connessione con i propri dipendenti soprattutto vista la drammatica situazione del sito di Grottaglie in cui molti lavoratori sono in cassa integrazione e con l’avvio di un ulteriore periodo di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria, vedono allontanarsi sempre più l’obiettivo della piena occupazione”: così, infatti, si esprime la Fiom Cgil di Taranto in relazione all’iniziativa.
Per i metalmeccanici Cgil di Taranto “Leonardo dovrebbe interrogarsi seriamente sulle motivazioni per cui, negli ultimi anni, è diventata così poco attrattiva per i giovani laureati... riteniamo che la discussione vada affrontata sia rispetto agli investimenti necessari nel campo della ricerca, sviluppo ed intelligenza artificiale che nella capacità di saper coinvolgere attivamente le Università e Politecnici del territorio e non, invece, ricorrere alla strategia della monetizzazione delle segnalazioni ai dipendenti per ogni assunzione”.