Milano – Terremoto in casa La Russa, dopo la denuncia di una ragazza di 22 anni che accusa il figlio di Ignazio, Leonardo Apache di 19 anni, di averla violentata, arriva la risposta del presidente del Senato. "Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante". Ovvero non si sia macchiato di una violenza. Il 19enne dal canto suo respinge le accuse: nessuna costrizione.
"Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio", aggiunge la seconda carica dello Stato.
"Sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero. Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall'avvocato estensore che - cito testualmente il giornale che ne dà notizia - occupa questo tempo "per rimettere insieme i fatti".
“Lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio - prosegue La Russa -. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua".
"Mio figlio mi ha detto che non la vedeva da anni e che quella sera le ha raccontato tante cose della sua vita a dimostrazione che era lucida". Ignazio La Russa, intercettato fuori da un ristorante a pochi passi dal Palazzo di giustizia a Milano, aggiunge dettagli sul racconto che riguarda il figlio Leonardo, indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di una 22enne, ex compagna di liceo. Il presidente del Senato spiega che nell'appartamento, dove secondo la denuncia della giovane si sarebbe consumata la violenza, "erano ospiti altri due amici di mio figlio, italiani che studiano e lavorano a Londra".
La ricostruzione della violenza
Leonardo Apache La Russa è accusato di aver violentato una ragazza di 22 anni dopo una serata in discoteca. Gli abusi sarebbero avvenuti in casa del presidente del Senato, a Milano. La ragazza ha presentato denuncia alla Procura di Milano che ha aperto un’inchiesta, affidata al pm Rosaria Stagnaro e coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella.
La nottata incriminata, secondo la ricostruzione del Corriere della Sera che ha sentito gli avvocati di entrambe le parti, sarebbe avvenuta il 18 maggio scorso, una quarantina di giorni prima rispetto alla data in cui è stata presentata la denuncia. Il tempo necessario a ricostruire la vicenda da parte della ragazza che di quella notte in discoteca, e soprattutto di quello che è avvenuto dopo, ricorda ben poco. Perché drogata con qualche sostanza nei drink che le ha offerto Leonardo, sostiene lei, spalleggiata da un’amica con lei quella sera la quale ritiene di averla vista improvvisamente cambiare, dopo aver bevuto un paio di consumazioni.
Circostanza, questa, seccamente smentita dal legale di La Russa. Certo è, invece, che la ragazza avesse assunto cocaina prima del suo arrivo in discoteca, come riscontrato alla clinica Mangiagalli dove la 22enne si è recata il mattino dopo, su indicazione della madre con la quale aveva parlato al telefono in lacrime. Al centro antiviolenza milanese le vengono riscontrate un’ecchimosi al collo e una ferita a una coscia.
Quei due drink sono l’ultima cosa che la ragazza ricorda della serata, dalla quale si risveglia la mattina seguente nel letto di Leonardo Apache La Russa. Entrambi sono nudi e alla richiesta di spiegazioni, il ragazzo le dice che sono andati lì insieme dopo la discoteca con la sua macchina e che hanno avuto un rapporto sessuale. E che lo ha avuto anche con un altro ragazzo, un amico di La Russa che tuttavia la 22enne non ha mai visto. Quest’ultima circostanza viene tuttavia smentita da La Russa, il quale nega di averle raccontato di una terza persona.
La ragazza a questo punto comincia a mandare messaggi all’amica e insieme ricostruiscono la loro versione dei fatti. I due giovani si incontrano in discoteca, un noto locale nel centro di Milano a due passi dal Duomo. Si conoscono perché hanno frequentato lo stesso liceo, si salutano e cominciano a ballare insieme. La serata prende una brutta piega dopo che ordinano da bere. Qui sulla 22enne cala il buio, da questo momento non ricorda più nulla e si affida al racconto dell’amica: a portarle due drink sarebbe stato Leonardo e da quale momento sarebbe diventata “euforica”, lo avrebbe baciato e sarebbero andati via insieme. “Ho provato a portarti via ma non mi ascoltavi, sei corsa via e non ti ho più trovata”, le scrive la mattina seguente. Da quel momento si salta direttamente alla mattina successiva, quando la 22enne si risveglia nel letto di Leonardo. La ragazza racconta di aver visto anche Ignazio La Russa, prima di andare via intorno alle 12.30, non prima di venire baciata “contro la mia volontà” da Leonardo, sempre stando al suo racconto. Quando esce dalla casa dei La Russa, la ragazza prende nota del condominio e, dopo la visita alla Mangiagalli, ricostruisce i pezzi del puzzle che una quarantina di giorni dopo si traduce in denuncia.
Leonardo Apache La Russa, in arte Larus. Il figlio terzogenito di Ignazio, storico esponente di Msi-An-Fdi oggi presidente del Senato, ha un nome ‘normale’, uno da capo indiano come da tradizione familiare (i fratelli maggiori si chiamano Geronimo e Lorenzo Cochis) e uno artistico.
Già, perché il 19enne accusato da una ragazza di violenza sessuale è un aspirante rapper, o trapper, come va più di moda oggi. Finora l’apice della popolarità lo ha toccato con ‘Sottovalutati’, pezzo del 2019 in collaborazione col ‘collega’ ApoWay, se non altro perché nel testo c’era un “sono fatto” che è stato subito collegato all’uso di droghe, argomento ovviamente tabù in casa La Russa. “Se lo acchiappo con la droga lo ammazzo”, commentò il padre in un’intervista a Radio Capital in cui, al di là della questione stupefacenti, rese noto che le discussioni col figlio sul tema rap/trap vertevano soprattutto sull’utilizzo di troppe parolacce.
Sempre nel mondo hip hop, Larus ha avuto un litigio via social con Fedez. Secondo quanto raccontato da quest’ultimo, il 19enne avrebbe contattato in privato il noto artista, che spesso si espone su temi politici e sociali, lamentandosi degli attacchi al padre. Da lì ha preso piede una discussione presto degenerata, con Fedez che aveva poi chiuso la questione in maniera lapidaria: “Ci mancavano solo i figli di politici che fanno la trap. Già a dirlo mi vengono i conati".
Per quanto riguarda invece Leonardo Apache, sappiamo che dopo il liceo si è trasferito a Londra per studiare. Come Lorenzo Cochis, è il figlio di Laura De Cicco, la moglie di La Russa, mentre Geronimo è nato da una precedente relazione dell’attuale presidente del Senato, quella con Marika Cattare. Notevole la differenza d’età fra i tre fratelli, nati nel 1980, nel 1995 e nel 2005.