Milano – Nell’indagine della Procura in cui Leonardo Apache La Russa è indagato per violenza sessuale assieme all’amico dj Tommy Gilardoni, sono stati sentiti gli altri due ragazzi che si sono alternati alla consolle durante la sera tra il 18 e il 19 maggio scorsi all’Apophis, il locale in cui il figlio del presidente del Senato ha rivisto la sua ex compagna di liceo che poi lo ha denunciato.
I due dj, che con Gilardoni hanno scelto la musica della serata, sono stati ascoltati come testimoni negli uffici della Squadra mobile dal pm Rosaria Stagnaro e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, titolari dell’inchiesta. In Questura, in questi giorni, inquirenti e investigatori stanno raccogliendo le testimonianze dei giovani che erano nel locale esclusivo in cui per l’ingresso è necessario avere la tessera o un invito.
Lo slittamento
Intanto, da quanto è stato riferito, l’accertamento irripetibile sul cellulare privo di sim di Leonardo La Russa dovrebbe slittare alla settimana prossima. A garanzia di tutti gli accertamenti che dovranno essere svolti, nei giorni scorsi è stato iscritto per violenza sessuale anche il dj 24enne Tommy Gilardoni, amico del figlio del senatore di Fratelli d’Italia.
Origini comasche e studi di economia nella capitale britannica, come lo stesso Leonardo La Russa, Gilardoni ha amicizie altolocate (tra cui il figlio di Madonna, Rocco Ritchie), casa nel quartiere di Kensington, promozione di serate esclusive. È a Londra che il giovane imprenditore nel digitale esercita anche la professione di dj. Nella capitale inglese frequenta i giovani dell’alta borghesia meneghina, emigrati per l’università e per le prime esperienze lavorative.
Testimoni da sentire
Pure lui sarebbe rientrato a casa La Russa quel mattino del 19 maggio, dopo aver suonato, tra l’altro, nel corso della serata nella discoteca, in cui si alternavano tre dj. La 22enne, nella denuncia arrivata il 3 luglio sul tavolo dei pm, ha scritto di avere "ricordi della notte vaghi" perché "drogata". L’unico "dato certo", ha messo nero su bianco, "è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua, senza che io fossi nelle condizioni tali da poter scegliere" e, quando lei si è svegliata, lui "ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l’amico, sempre a mia insaputa".
E proprio per cercare di verificare lo stato in cui si trovavano la presunta vittima e Leonardo La Russa prima di lasciare il locale, si stanno convocando i giovani che, trovandosi nel club esclusivo, potrebbero ricordare qualcosa di utile alle indagini.
E qualcosa di utile potrebbe essere rintracciato nel cellulare in uso esclusivo a Leonardo, sequestrato venerdì della scorsa settimana senza la sim in quanto è intestata allo studio di Ignazio La Russa e ritenuta coperta dalle garanzie costituzionali.
Quanto al possibile interrogatorio di La Russa jr., che tramite il suo legale nei giorni scorsi si sarebbe detto disponibile, gli inquirenti per il momento hanno preferito soprassedere.