MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Leonka, il nodo regolarizzazione. Il pressing sul sindaco da sinistra

I Riformisti: "Legalizzazione o sgombero". FdI attacca Sala: "Ha mai chiesto al prefetto di intervenire?"

Leonka, il nodo regolarizzazione. Il pressing sul sindaco da sinistra

Lo storico murales in via Watteau sulla sede del Leoncavallo Il centro sociale è stato fondato nel 1975 e. nel 1994 si spostato nell’ex cartiera in zona Greco.

Il sindaco Giuseppe Sala, per ora, tace. Ma sul caso Leoncavallo viene tirato per la giacchetta da sinistra e da destra, dalla maggioranza e dell’opposizione in Comune. Parliamo della sentenza che ha condannato il ministero dell’Interno a pagare tre milioni di euro ai Cabassi, proprietari dell’immobile di via Watteau occupato abusivamente dal 1994 dagli antagonisti. Una somma da versare a titolo di risarcimento per il mancato sgombero. I leoncavallini, in una nota, fanno sapere che "qua siamo e qua restiamo".

Il futuro del centro sociale è un tema politicamente delicato. Prima il sindaco Giuliano Pisapia e poi il successore Giuseppe Sala hanno provato a regolarizzare il Leonka, ma senza successo. Ma la sentenza che fa pagare ai contribuenti tre milioni di euro per il mancato sgombero riporta il futuro del centro sociale al centro del confronto politico.

Il Pd, per adesso, non si pronuncia. Invece la capogruppo dei Riformisti in Consiglio comunale Giulia Pastorella, parlamentare di Azione, scende in campo sull’affaire Leoncavallo: "La richiesta della proprietà è sacrosanta, d’altronde c’è anche una sentenza del tribunale del 2003, confermata anche dalla Cassazione nel 2010. Oltretutto, non è giusto che siano i contribuenti a pagare il mancato sgombero del centro sociale. Dunque le alternative sono due: o i Cabassi e i leoncavallini si accordano per trovare una soluzione che riporti alla legalità la situazione oppure lo spazio di via Watteau va sgomberato. Come andrebbe sgomberata Casa Pound".

Il verde Carlo Monguzzi, invece, dal lato sinistro della maggioranza, chiede di cogliere al balzo l’occasione della sentenza avversa al Viminale: "È l’occasione per fare la cosa rinviata per anni: regolarizzare la situazione. Le mamme del Leoncavallo e i ragazzi del centro sociale hanno svolto e svolgono una importante funzione di aiuto a immigrati e poveri in condizioni di bisogno. Non sprechiamo questa risorsa".

Il centrodestra, intanto, attacca il Leonka e il sindaco. Il capogruppo di FdI Riccardo Truppo si rivolge direttamente a Sala dandogli del tu: "Quante volte hai posto al Comitato provinciale per ordine e sicurezza pubblica la priorità di sgomberare i centri sociali, in particolare il Leonka? I milanesi hanno il diritto di saperlo. La tua responsabilità diretta sulla questione sta tutta lì". Il capogruppo leghista Alessandro Verri nota: "Bene la sentenza, che dimostra come le occupazioni abusive non devono essere tollerate e quindi oggi ancora di più dobbiamo ribadire la necessità di chiusura di tutti i centri sociali che occupano immobili. La sinistra che per anni è stata al Viminale non è mai intervenuta e oggi ne paghiamo le conseguenze".