BRUNO
Cronaca

L’esplosione del turismo a Milano non ha risolto l’emergenza casa

Il Pil italiano rischia un ulteriore rallentamento a causa della manifattura e della diminuzione del turismo. Milano, nonostante il suo splendore, affronta sfide legate al costo della vita e all'immobiliare. Le prossime Olimpiadi invernali porteranno benefici economici ma anche aumenti dei costi immobiliari. È necessario trovare un equilibrio tra residenza stabile e turistica per evitare tensioni sociali.

L’esplosione del turismo a Milano non ha risolto l’emergenza casa

Il Pil italiano rischia un ulteriore rallentamento a causa della manifattura e della diminuzione del turismo. Milano, nonostante il suo splendore, affronta sfide legate al costo della vita e all'immobiliare. Le prossime Olimpiadi invernali porteranno benefici economici ma anche aumenti dei costi immobiliari. È necessario trovare un equilibrio tra residenza stabile e turistica per evitare tensioni sociali.

Villois

Gli ultimi dati del Pil fanno intravedere rischi di un ulteriore rallentamento, che si potrebbero manifestare nell’attuale trimestre in ragione di due componenti sostanziali: la manifattura che resta all’angolo e la diminuzione dell’attrattività turistica, condizione che dovrebbe proseguire nel 1° trimestre 2025, tenendo conto che il turismo è stato il primo artefice della tenuta del Pil dell’anno in corso. Milano, seppur in maggior spolvero del resto di Italia, ha come contraltare negativo il costo della vita che diventa lampante nei prezzi delle case, sia per acquisto che per locazione. Alcune prossime scadenze, come le Olimpiadi invernali, immetteranno nuovi fattori socio-economici positivi, ricchezza procapite e posti di lavoro, ma anche ulteriore crescita dei costi immobiliari. Milano è l’unica città italiana che veleggia verso orizzonti mai neppure immaginati anche solo a fine secolo scorso, grazie a una crescita turistica che l’ha fatta salire ai livelli delle tre regine nazionali - Roma, Venezia e Firenze - ma con una spesa procapite dei turisti ben superiore e praticamente nessuna interruzione di periodi di frequenza. Quest’esplosione di presenze non è stata bilanciata da una contemporanea crescita immobiliare dedicata ai ceti meno abbienti e alla popolazione studentesca che ormai, pur non essendo residente stabile, supera il quinto dell’intera popolazione. Il tutto peggiorato dall’esplosione delle locazioni turistiche che hanno letteralmente svuotato l’offerta di quelle di medio-lungo periodo, facendo spiccare il volo dei prezzi alle poche rimaste disponibili. La politica, ma anche la classe dirigente espressione del mondo imprenditoriale, scientifico e culturale, deve rapidamente identificare un percorso per ripristinare un giusto equilibrio sull’immobiliare, da indirizzare alla residenza stabile e a quella temporanea turistica. La prova delle Olimpiadi rischia di innescare ulteriori tensioni sociali. Trasporti e residenze nell’hinterland sono fondamentali per alleggerire le attuali e consistenti carenze di immobili residenziali.