di Alessandra Zanardi
MEDIGLIA
L’estate dei gatti indesiderati, "mai così tante richieste di accoglienza come quest’anno. E il nostro rifugio scoppia". Dai vertici e le volontarie di Miagolandia, associazione che ha in capo il gattile di Cascina Melegnanello a Mediglia, arriva un appello contro l’abbandono degli animali. Un fenomeno che tradizionalmente subisce una recrudescenza nei mesi estivi.
Il rifugio di Mediglia accoglie 200 esemplari tra cuccioli e adulti, ma le domande di nuovi inserimenti continuano ad arrivare. "In questo periodo siamo tempestati di telefonate, ma abbiamo raggiunto la capienza massima e non riusciamo a far fronte a nuove richieste di accoglienza: mancano gabbie e spazi", racconta la vicepresidente della onlus, Gemma Caspani.
I motivi per i quali le famiglie non intendono più tenere il proprio micio sono molteplici. "A volte spuntano, guarda caso nel periodo estivo, delle improvvise allergie al pelo - entra nel dettaglio Caspani -. Una delle situazioni più frequenti è la morte di una persona anziana e l’impossibilità dei familiari (così ci viene raccontato) di prendersi in carico il gatto del defunto. Poi ci sono trasferimenti, sfratti, difficoltà economiche nel coprire le spese veterinarie. L’impressione è che il fenomeno degli abbandoni sia in crescita nel post Covid: durante l’emergenza pandemica, sull’onda dello smart working e delle lunghe permanenze in casa, più di una persona ha adottato un animale domestico. Ora le condizioni sono cambiate e le bestiole, in alcuni casi, sono purtroppo diventate scomode".
Nel sentire comune, spesso si pensa che un gatto abbandonato se la possa cavare. "In realtà non è così - rimarca l’esperta -. Gli animali domestici fanno fatica ad adattarsi a nuove condizioni di vita. C’è chi va in depressione: in questi casi servono tanta energia e tanto amore, durante la permanenza in rifugio, per farli sentire accolti".
Oltre al sostentamento, Miagolandia garantisce la sterilizzazione, le vaccinazioni, le cure cliniche. L’obiettivo è trovare ai mici dei nuovi proprietari attraverso una campagna di adozioni consapevoli e un circuito di famiglie fidate.
Intanto restano validi gli appelli contro l’abbandono degli animali che, secondo l’articolo 727 del codice penale, è un reato, punibile con l’arresto fino ad un anno, o un’ammenda da 1.000 a 10mila euro.