
La famiglia di Seewali (Newpress)
Milano, 21 gennaio 2016 - "Vedere quella bambina coi capelli rasati e la mascherina sul viso, gli occhi cerchiati, debole, ha fatto stringere il cuore a tutti. Dovevamo fare qualcosa". A parlare è una residente di via Predabissi 1, a pochi passi da via Padova e piazza Durante, che ha fatto emergere la rete di solidarietà creata nel condominio per aiutare Seewali (soprannominato Sugat), il custode cingalese che da 12 anni presta servizio nel caseggiato e che, purtroppo, ha una bimba di 4 anni malata di leucemia. La famigliola, di quattro persone (ci sono anche la mamma e un altro figlioletto, di 6 anni), vive in un mini appartamento con cucina, camera da letto e bagno adiacente al gabbiotto della portineria. Ma c’è la necessità di avere una stanza in più perché la piccola, che segue una terapia specifica, deve stare isolata. Batteri e virus potrebbero esserle fatali. Così, diversi abitanti si sono dati da fare per aiutare la famiglia a presentare domanda di casa popolare e districarsi tra i meccanismi burocratici, che rappresentano un ostacolo per tutti e, a maggior ragione, per chi non parla bene italiano.
"Gli ho dato qualche dritta, l’ho indirizzato negli uffici e gli ho dato consigli. Come me, hanno fatto tanti altri», dice Matteo Scatton, abitante. Nel condominio c’è un bel clima, «ci si aiuta. Siamo affezionati alla famiglia di Seewali. All’inizio era pure senza riscaldamento: si scaldavano con una stufetta. Ci siamo attivati per far collocare un calorifero". Un’altra signora sottolinea che "quando sono nati i bambini è stata una grande gioia per il condominio, è come se fossero un po’ anche nostri". E adesso la priorità riguarda la casa. Per la salute di una bimba di 4 anni. La famiglia ha partecipato al bando per un alloggio popolare lo scorso luglio ed è stata giudicata idonea. La posizione in graduatoria è però 512. Quanto ci vorrà per avere l’appartamento? È la domanda che si pone tutto il condominio. Da Palazzo Marino fanno sapere che proprio in questi giorni stanno cominciando le istruttorie per le pratiche dalla posizione 500 in su. Tradotto: sono in corso le verifiche della documentazione presentata, per ogni singolo caso. Se tutto andrà liscio, la casa arriverà nei prossimi mesi. "Incrociamo tutti le dita", conclude Scatton.