La domanda di mutui in Lombardia è tornata a correre. Dopo due anni di flessione, dovuta al rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (Bce) e alla politica monetaria adottata per frenare la crescita dell’inflazione, il trend si è invertito in tutte le province. Nella seconda metà del 2024, in particolare, la crescita è stata sensibile rispetto all’anno precedente, grazie al taglio progressivo del costo del denaro applicato dalla Bce.
Sondrio è la provincia dove l’effetto si è avvertito di più, con un incremento dei contratti del 21,3%. Mantova (+18%) segue la Valtellina davanti a Brescia e Bergamo, con una variazione positiva del 15,9% e del 15,2%. In tutta la regione la crescita supera il 10% ad eccezione di Varese, ferma al 9,6%. Qualche differenza in più, invece, si nota analizzando gli importi richiesti. Nel Milanese la cifra record raggiunge 189.820 euro, il 3,4% in più del del 2023. Simile l’incremento di Brescia (+3,3%), dove la somma chiesta è stata di 152.029 euro. La differenza più alta rispetto all’anno precedente si rileva tuttavia a Como: +4,6%, con un finanziamento che sfiora i 156mila euro. Lodi, al contrario, fa segnare il calo più significativo: -6% (136.044 euro il valore del mutuo). Anche a Varese l’importo è diminuito: -3% (147.871 euro il valore del mutuo).
L.B.