C’è già tensione tra gli occupanti abusivi dell’ex cinema Splendor chiuso dal 2007 e i residenti del palazzo in viale Gran Sasso che abitano sopra i due piani ora utilizzati dagli studenti. Poche ore dopo il blitz di sabato degli universitari del Politecnico – che protestano contro il caro casa e dopo la mobilitazione con le tende in piazza Leonardo da Vinci hanno deciso di occupare un immobile – gli occupanti hanno organizzato una festa con musica. "La festa – racconta un residente che preferisce rimanere anonimo – è andata avanti di notte, la musica era sparata ad alto volume ed è stato complicato dormire per noi residenti. L’ex cinema occupa i primi due piani del palazzo, a pochi metri dai muri degli appartamenti".
L’ex Splendor dovrebbe lasciare spazio a un’Esselunga della catena “laEsse’’. L’immobile è stato acquistato dalla famiglia Caprotti e i lavori per realizzare il supermercato al pian terreno e gli uffici al primo piano sarebbero dovuti partire a breve. Questo, almeno, era l’obiettivo di Esselunga prima dell’occupazione abusiva degli studenti universitari. I residenti, intanto, si stanno iniziando a mobilitare per chiedere lo sgombero al Comune e alla forze dell’ordine. E lanciano un allarme: "L’ex cinema, abbandonato da molto tempo, non è sicuro. Far restare i ragazzi in quegli spazi è pericoloso". Gli studenti ribattono che la volontà iniziale era quella di impiegare il vicino piazzale Piola per "un’innocua cena sociale", salvo poi essere costretti a cambiare i piani per l’arrivo della pioggia. "In ogni caso, ci siamo accertatati prima di iniziare, più o meno verso le 22, che i soffitti e le mura fossero insonorizzate", racconta Barbara Morandi, consigliera d’amministrazione in Bicocca e attivista di “Tende in Piazza“. "A occhio e croce saremo state un’ottantina di persone: sono andati tutti a casa verso l’una e mezza ma nessun residente è venuto a lamentarsi. Anzi. Ci hanno accolto con dei regali di benvenuto, biscotti e tanta solidarietà".
L’obiettivo è ripulire l’interno della struttura per renderla presentabile a tutti coloro vogliano condividere gli spazi per un uso sociale. "L’idea è di rimanere più tempo possibile – aggiunge la studentessa –. Nel frattempo, abbiamo trasformato il locale in un’aula studio aperta 24 ore su 24 e redatto un programma di appuntamenti e incontri fino al 28 settembre".