MARIANNA VAZZANA
Cronaca

L’ex consulente Gabrielli: "Né candidato né sindaco. Milano? Non così insicura"

Scaduto l’incarico del superpoliziotto. "Con Sala massima collaborazione". E smentisce le voci: "Non voglio presentarmi alle prossime elezioni comunali. Il mio ruolo era indicare le azioni. Dal 2010 a oggi i reati in città sono calati".

L’ex capo della polizia Franco Gabrielli, 64 anni

L’ex capo della polizia Franco Gabrielli, 64 anni

"Non voglio fare né il candidato né il sindaco". È categorico Franco Gabrielli, l’ex capo della polizia che ha da poco lasciato il suo incarico in città (a titolo gratuito) come delegato del sindaco per la sicurezza, alla conclusione del suo mandato che era iniziato a ottobre del 2023. Così ieri ha risposto, a margine di un evento organizzato dal Pd Lombardia al Pirellone, a chi gli chiedeva conto di voci circolate in merito a una sua possibile candidatura a primo cittadino di Milano. "Questo – ha spiegato – è uno dei motivi per cui ho detto basta, per cui ho convenuto con il sindaco che ci fosse un punto. Il punto c’è stato perché ritenevo che quello che potevo dare lo avevo dato, e continuare vivacchiando in questa sorta di tritacarne in attesa, non lo volevo fare". Anche perché "nel nostro Paese non c’è cosa più insidiosa delle campagne elettorali – ha aggiunto – in cui si prendono i possibili candidati e li si tritura. Io non voglio fare né il candidato né il sindaco, non sono questi i miei orizzonti e sono anche ontologicamente convinto che una città debba esprimere il primo cittadino nell’ambito della sua comunità. I papi stranieri secondo me possono avere un appeal nella competizione, ma il governo di una città, peraltro così complessa e così densa come è Milano, ha bisogno di un sindaco che sia espressione della sua comunità, non del parvenu che è arrivato magari con qualche prospettiva di fornire illusorie soluzioni".

Quindi, Gabrielli ha proseguito: "La cosa che mi sento di smentire, perché è facilmente smentibile, è che la decisione sia stata assunta per problemi con il sindaco, con il quale in questi 16 mesi c’è stata la massima collaborazione, da parte sua la massima disponibilità a stare a sentire le cose che io avevo esigenza di dire per l’incarico che mi aveva stato affidato, quindi queste ricostruzioni sono completamente destituite di fondamento". L’obiettivo era portare il maggior numero di vigili in strada. Ora, dalle 7 alle 20, dal lunedì al venerdì, a Milano ci sono 216 vigili al giorno nei quartieri, 108 al mattino e 108 al pomeriggio. Nel 2021 erano il 48% del personale, oggi il 54%. Ci sono, poi, le pattuglie il cui numero è stato aumentato di 28 unità al giorno. L’intenzione è arrivare a 3.350 agenti di polizia locale entro fine mandato, attualmente ce ne sono 3.037.

"La mia era un’attività consulenziale – ha aggiunto ancora Gabrielli –. Il mio ruolo era quello di indicare sul versante del Comune quelle che dovevano essere le azioni a partire dalla riorganizzazione della Polizia locale, una sua diversa gestione, una diversa presenza sul territorio. Sono stato paragonato a Schettino e infatti ho intenzione, a chi lo ha detto, di mandare il mio libro sulla Concordia per ricordargli che nella vicenda credo di aver scritto pagine per riscattare l’onore di questo Paese, non per fare affondare la nave". In conclusione, Gabrielli ha rimandato al mittente "la rappresentazione di questa città in preda al crimine: se noi prendiamo i dati del 2010 sul numero dei delitti denunciati nel Comune di Milano, ossia l’ultimo anno pieno delle amministrazioni di centrodestra, sono stati 153 mila. Nel 2024 siamo scesi a 140 mila". Ancora: "C’è un articolo della nostra Carta costituzionale, il 117, che ci dice che l’ordine della sicurezza pubblica è una competenza statuale".

Il capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino evidenzia però che "crediamo che sia bisogno di un cambiamento netto in questa Regione, e anche a livello nazionale, sulla sicurezza, perché siamo di fronte a un governo che chiacchiera tantissimo ma non fa nulla. Basti pensare che a Milano non sono mai arrivati i poliziotti promessi dal ministero dell’Interno o che Regione Lombardia continua a tagliare proprio sulla questione della sicurezza urbana".

Red.Mi.