REDAZIONE MILANO

“Liberati” Setti Carraro e Manzoni tra catene spezzate e patti anti-stress

All’Educandato salta la prima gita: "Prof delusi". Si cerca l’accordo al linguistico

“Liberati” Setti Carraro e Manzoni tra catene spezzate e patti anti-stress

Si chiude con un giorno d’anticipo (e non senza momenti di tensione) l’occupazione del Setti Carraro. "Credo abbiano capito di avere esagerato, con la storia delle catene", spiega il rettore Giorgio Ragusa. Catene che erano state messe di notte dagli studenti per bloccare l’accesso al primo piano e impedire le lezioni. Catene che sono state rotte da un prof. Nel pomeriggio la decisione di chiudere l’occupazione. Non prima di altre polemiche: "Le convittrici non sono state lasciate libere di partecipare all’occupazione": la versione del collettivo. "Tra i leader dell’occupazione c’erano proprio alcune convittrici - dice Ragusa –, semplicemente essendo in due luoghi diversi ho chiesto di scegliere: o dentro o fuori". Arriva la prima reazione dai prof: "Si sono offesi per il comunicato del collettivo, che non è aderente al clima della scuola - conferma il rettore -. Hanno annunciato che non saranno più disponibili per le uscite didattiche. La prima, in programma ieri a Milano, è già saltata". Come era successo al Tito Livio dopo il blitz. Intanto si è chiusa anche l’occupazione alla civica Manzoni, con una proposta di accordo: "La scuola si è impegnata ad aumentare il supporto psicologico per gli studenti e a progettare dei corsi di formazione mirati per i docenti". Oltre a calendarizzare massimo due verifiche al giorno.Si.Ba.