Milano – Gli scaffali colmi di volumi. Le copertine colorate. L’odore della carta. I nuovi titoli da scoprire. Sono piccoli grandi piaceri per gli amanti dei libri, che sognano di poter trascorrere quanto più tempo possibile in una libreria. “Provate: diventate libraio per mezza giornata. Potrete girovagare tra gli scaffali senza sentirvi solo un cliente”. Lo ha proposto Elisabetta Pacillo, titolare della libreria indipendente di quartiere “Hellisbook” di via Losanna 6, tra corso Sempione e piazza Gerusalemme. Un’idea nata quasi per scherzo. E invece “abbiamo avuto il pienone: tutto esaurito fino a metà novembre. Le prenotazioni sono quasi tutte di donne, tra i 30 e i 50 anni”.
Non se lo aspettava la titolare e nemmeno Paola Rinaldi, che la affianca dal 2021. I “librai per (mezzo) giorno“ saranno 16, due ogni sabato, uno al mattino e l’altro al pomeriggio (e c’è una lunga lista d’attesa). Con il badge personalizzato, scritto a mano, possono stare dall’altra parte del bancone e dare consigli ai clienti. Ma prima di cominciare “bisogna aver chiara una cosa – sottolinea Elisabetta Pacillo –: questa è un’occasione ludica, un momento di svago, l’opportunità di realizzare un sogno. Non è né un corso né una pre selezione di personale. Non c’è nulla di professionale, invitiamo le persone a divertirsi, giocando a fare il libraio. Deve essere un momento di gioia, per sé. Niente altro”. Con questo spirito, Sara Morelli, di 54 anni, è stata la prima a calarsi nella parte ieri mattina.
“Appena ho saputo di questa iniziativa – racconta – ho subito chiesto di partecipare. Io amo la lettura, in particolare adoro le biografie e i romanzi, e sono un’habituè di questa libreria”. Così, per alcune ore, si è trasformata in “libraia“ sperimentando qualcosa che non c’entra nulla con il suo lavoro quotidiano: “Sono un’imprenditrice – fa sapere –, gestisco un’agenzia di formazione e selezione di personale domestico: tate, badanti e colf”. E com’è stata la nuova esperienza? “Mi sono divertita un mondo, lo rifarei subito. Ho sistemato i nuovi libri sugli scaffali e ho dato consigli ai clienti”.
Di ogni età. “Ho chiesto a una bimba di 10 anni quali fossero le sue passioni, per orientarmi. E lei mi ha risposto: né le principesse e né la danza. Gioco a pallacanestro. Alla fine si è innamorata di un libro giallo, che ha acquistato insieme alla mamma”. Nell’arco della mattinata “è entrata anche un’anziana che cercava un libro particolare: “L’Orontea“ di Antonio Cesti. Si voleva documentare perché quest’opera andrà in scena alla Scala”. Tra i clienti del sabato mattina “pure una ragazza che voleva acquistare dei libri gialli, uno per ciascun genitore, da portare in vacanza”.
La donna fa sapere anche di essere madre di due figli, “un ragazzo di 15 anni e una ragazza di 17. A casa lascio sempre dei libri aperti, anche in luoghi insoliti, per innescare il piacere per la lettura. Io vorrei che le librerie indipendenti fiorissero in ogni quartiere: sono un faro. È vero, i libri si trovano anche al supermercato e on line. Ma in libreria si trovano titoli diversi, scelti sapientemente, non solo perché sono “popolari“; si può avere il consiglio giusto, si coltiva l’interazione umana. Fa la differenza anche solo sapere che esiste un posto in cui sentirsi a casa”. In via Losanna si organizzano anche gruppi di lettura e iniziative aperte ai lettori nel corso dell’anno. Una missione che dura da 14 anni.