
Studenti del liceo Salvador Allende (NewPress)
Milano, 3 novembre 2017 - Il riscatto del liceo classico Salvador Allende passa dal diritto e dall’economia. Quest’anno non ci sono prime, mancano gli alunni, in fuga verso i licei del centro nonostante i riconoscimenti conquistati da studenti eccellenti cresciuti in via Ulisse Dini, fra cui il «fresco» Certamen Nazionale di greco Agon Politikos, strappato ad aprile da Roberto Viganò. Da quello che sembrava solo «l’inizio della fine» docenti e studenti sono ripartiti per studiare la contromossa: un piano per il salvataggio. Nasce così il primo liceo classico a indirizzo economico e della comunicazione di Milano. In passato altri licei avevano inserito un potenziamento delle materie giuridiche ed economiche, c’erano state sperimentazioni con il progetto Brocca, «ma abbiamo lavorato a un progetto tutto nuovo», annunciano dall’Allende. E il progetto, già passato in Consiglio d’Istituto, è stato promosso dal collegio docenti e anche dagli studenti che stanno facendo passaparola alle scuole medie per «arruolare» futuri primini.
Obiettivo numero uno, formare almeno una classe di 20 studenti. Si saluta l’antico indirizzo, si scommette completamente sul nuovo, senza abbandonare greco e latino. «Anzi, ci sarà pure archeologia, che è imprescindibile», ricorda la professoressa Silvia Mollo, che ha cucito il piano. Quattro ore di lingua e cultura latina a settimana per il primo, secondo, quarto e quinto anno, che diventano tre in terza. Il greco verrà dispensato per quattro ore settimanali nel biennio, che diventeranno 3 sino in quinta. Spuntano diritto ed economia dal primo al quarto anno (in terza e quarta a settimane alterne) con la possibilità di conquistare il patentino economico Ebcl, spendibile in tutta Europa, anche in orario scolastico: si esce col diploma ma anche con un certificato in più per chi vorrà subito esplorare il mondo del lavoro. La parte scientifica non si tocca. «È un piano che risponde anche alle direttive europee – continua la professoressa di greco e latino – studiare diritto ed economia per incidere e saper comprendere la realtà. Sfruttiamo risorse che all’Allende ci sono già, nell’indirizzo tecnico, e creiamo una proposta nuova per richiamare gli studenti».
Il Classico dell’Allende oggi conta in tutto una settantina di iscritti, alcune classi hanno preso particolarmente a cuore la partita e hanno già bussato alle scuole medie facendo orientamento, spiegando le lezioni, raccontando la loro esperienza e anticipando quale sarà la ricetta futura. Si stanno già preparando all’open day del 24 novembre quando la proposta verrà presentata per la prima volta pubblicamente. Fra gennaio e febbraio, con le iscrizioni, arriverà la prova del nove. La volontà è quella di debuttare a settembre con la prima. «Abbiamo dibattuto sul fatto se mantenere o meno anche l’indirizzo “normale” ma abbiamo deciso di rischiare il tutto e per tutto nel nuovo indirizzo», ricorda il preside Alessandro Gullo. Si guarda anche al mondo universitario e a quel boom di iscritti a Giurisprudenza alla Statale di Milano, quest’anno in controcorrente. «Speriamo che i numeri ci diano ragione», incrociano le dita i professori, che non avevano alcuna intenzione di rinunciare al loro classico, inaugurato nel 2003 e arrivato a contare, nelle annate d’oro, anche tre sezioni. Il nuovo corso parte anche dallo studio della comunicazione, prevede contatti con giornalisti, scrittori, docenti universitari, fotografi, operatori televisivi e cinematografici, registi e attori. Si fa leva anche sul teatro, presente da decenni nell’istituto. L’alternanza scuola-lavoro dal terzo anno si svilupperà negli archivi, negli scavi archeologici, negli studi di avvocati e commercialisti. «Spero che questo indirizzo serva al territorio come una proposta completa – conclude la professoressa Mollo, che ha scelto di rimanere nel “liceo di periferia”, credendo fermamente nella sua forza – che permetta ai ragazzi di comprendere e interagire con la realtà governando tutti i linguaggi. Noi non ci arrendiamo».