REDAZIONE MILANO

L’iconico Monte Stella: "Sulla collina di macerie atleti e gare amatoriali"

Una montagnetta artificiale, formata dai detriti delle case distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Una collina di macerie...

Una montagnetta artificiale, formata dai detriti delle case distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Una collina di macerie...

Una montagnetta artificiale, formata dai detriti delle case distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Una collina di macerie...

Una montagnetta artificiale, formata dai detriti delle case distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Una collina di macerie che s’innalza per circa 50 metri e offre una vista panoramica sullo skyline, l’Appennino emiliano e l’intero Arco alpino. Progettata nel 1947 e ultimata nel 1960, la montagnetta di San Siro è uno dei luoghi più iconici della metropoli. Fu ideata dall’architetto Piero Bottoni, che la dedicò alla moglie, la scultrice Stella Korcynska, da cui il nome "Monte Stella". "È un bosco in città – osserva Gisella Gellini, che ci passeggia con il marito –. Si incontrano molte coppiette, ciclisti e soprattutto runners". Come Franco Ambrosioni, che ha iniziato a correre qui nel ‘66: "Partecipavo a una gara per gli studenti delle superiori. Ora non la organizzano più, ma qui si tengono altre competizioni amatoriali". Se il parco piace a tutti, c’è però chi si lamenta di come viene frequentato: "C’è tanto spaccio, scippi e anche stupri e aggressioni – racconta Marco Ticozzi, che ci passa con il cane –. Ma il Monte Stella resta un gioiello. Ha un valore "sacro" per noi milanesi".