Milano – "Sto benissimo, non avendo fatto niente sto alla grande". Queste le prime parole all’uscita da San Vittore di Alessandro Basciano, l’influencer e deejay 35enne, accusato di stalking dalla sua ex Sophie Codegoni. Quarantotto ore passate in carcere su disposizione della gip milanese Anna Magelli che ha ravvisato in lui un pericoloso stalker, per poi, un giorno dopo, pronunciare una ordinanza di scarcerazione per "non aver commesso il fatto". Il fatto è una condotta persecutoria ossessiva nei confronti della mamma di sua figlia, Sophie Codegoni appunto, modella romagnola di nascita, milanese d’adozione, con il cuore e (anche un locale) nella vippissima corso Como.
Per la gip, Basciano ha prodotto una serie di screenshot di chat che ha avuto con Codegoni dalle quali "emerge una relazione certamente non caratterizzata da uno stato di paura e/o timore in capo alla Codegoni e, pertanto, sembra poco compatibile con il turbamento e la paura che tipicamente conseguono al reato di atti persecutori", si legge nell’ordinanza di scarcerazione.
"La donna, inoltre – ancora nelle carte – dopo aver accettato una borsa Chanel da 10mila euro da parte dell’indagato e una lettera a lei indirizzata, gli esprime commozione". E c’è un altro elemento importante: la rinuncia da parte della Codegoni del ricorso ex articolo 306 cpc: "Quest’ultima ha dichiarato espressamente che lei e Basciano avevano ripreso la loro relazione sentimentale e stavano vivendo un bel momento". Elementi questi che hanno portato alla scarcerazione immediata di Basciano e che ora potrebbero costare una denuncia per calunnia a Sophie Codegoni.