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L’intervento e la doppia chiamata della ministra Messa: "Il confronto ci sia" Solidarietà e condanne bipartisan : "Sono stati più realisti del re"

Sul caso Dostoevskij-Bicocca scende in campo anche il ministro dell’Università e della Ricerca (ed ex rettrice della Bicocca), Cristina Messa: prima una telefonata a Paolo Nori, poi alla rettrice Giovanna Iannantuoni. "Bene che l’università abbia rivisto la propria decisione – commenta –. Dostoevskij è patrimonio dal valore inestimabile e la cultura resta libero terreno di scambio e arricchimento. Il Ministero promuove il ruolo delle università come luogo di confronto e di crescita comune, ancora di più in una situazione così delicata". Ma nel frattempo le polemiche si scatenano sui social: di "scelta fatta per essere più realisti del re, anche se l’autore de ‘I demoni’ non ha nulla a che vedere con Putin" parla la slavista Serena Vitale. "L’Università è il luogo della cultura e della conoscenza del patrimonio dell’intelligenza umana. Mortificarlo non è mai una buona idea", scrive il sottosegretario di Stato ai Rapporti col Parlamento Deborah Bergamini. Solidarietà e sconcerto bipartisan, da Matteo Renzi a Pierluigi Bersani, dal M5S alla Lega. E il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni presenta un’interrogazione parlamentare ad hoc.Si.Ba.